cos'è casa mia?

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mercoledì 20 marzo 2013

Pasta e ceci, nuovi profumi e preparazioni pasquali.



Eccomi di ritorno dopo qualche giorno di assenza: ogni tanto metto in pausa.... ho i miei periodi di riflessione! 
E questo provoca un accumulo di foto di preparazioni da condividere con voi e poi perdo anche tempo a decidere a cosa dare la precedenza! Ma stavolta Fiorello ha deciso per me!:-) 
Vi capita di ascoltare la radio qualche volta? A me si!:-) 
E ho le mie preferenze in base alle situazioni: in auto, in cucina mentre preparo e in bagno ascolto le radio dove ci sono programmi con speaker da ascoltare... vabbé lo dico, a me piace Radio2, il Ruggito del Coniglio, il programma di Piero Chiambretti, e poi Max Giusti, Un giorno da pecora, Otto volante, 610, Caterpillar.... In macchina certe volte rido talmente tanto, anche se sono da sola, che chi mi incontra non so' cosa pensa... Quando invece sono con le amiche, o pulisco per casa preferisco solo la musica. 
Tra il bagno e la cucina mi porto appresso una radiolina di mio nonno, con la manovella per cambiare le stazioni che, a seconda della "zona" della casa riesce a "captare" Radio diverse. Alcune le riconosci subito, altri aspetti che finisce la canzone... diciamo che con quella mi devo accontentare... basta che si sente! Così ieri mattina sono finita su RTL e con mio grande piacere scopro che intorno alle 8.00 si sono collegati con l'Edicola di Fiorello (qui il link per sentire quella di ieri appunto!). 
Che cosa mi ha fatto pensare al post di oggi? Al fatto che Fiorello abbia ironizzato sul termine "intronizzazione" del Papa, che nel dialetto siciliano ricorda un termine che poco ha a che fare con la cerimonia dell'"insediamento" ufficiale del Papa!:-))) 
Esiste il termine infatti di " 'ntrunata", che si riferisce a una persona confusa, che non ci sta molto con la testa! Traducendo: una rimbambita - ognuno di voi avrà nel proprio dialetto un sinonimo!!!  
Oppure se una persona che normalmente è una persona affidabile ad un certo punto non sembra più come prima può sentirsi dire "chi facisti, 'ntrunasti?" Questo termine viene anche utilizzato per  definire un cibo per il quale si è sbagliato qualche passaggio nella cottura ed è quindi rimasto "ntrunatu". E cosa mi poteva tornare in mente se non la pasta con i ceci?:-) 
Vi confesso che io adoro la pasta con i ceci! Sono in assoluto i miei legumi preferiti. Quando decido di prepararli mi viene già l'acquolina. E mi piacciono così, semplici, senza niente altro. 
E siccome mi sono sempre incaponita a non comprare quelli già cotti, alla mia prima volta che decisi di cuocere questo piatto per conto mio - avevo 18 anni, appena trasferita fuori casa - con che cosa mi sono scontrata? Con i ceci che "'ntrunaunu"! Cioè, se sbagli, finiscono di cuocersi e rimangono duri... puoi cuocerli anche 24 ore, non c'è nulla da fare!!!!!!!! 
Poi quando tornavo a casa, o veniva a trovarmi mia mia mamma per qualche giorno, approfittavo per farli preparare a lei: 40' ed erano scotti!!! Non lo so' ancora come fa, ma anche se ci impiegano di più i miei, ma divento sempre più brava!!! 
Ci sono dei segreti che bisogna assolutamente sapere. Metterli ammollo almeno per 12 ore, lasciarli cuocere senza far smettere mai di bollire, non girare con un cucchiaio d'acciaio per evitare che si blocchi la cottura. Sembra difficile, ma non lo è così tanto.... 



Ingredienti per 6 persone:

300 gr di ceci piccoli (io quelli di Az. Agr. Poggi
2 cucchiaini di bicarbonato
sale q.b. 
acqua
olio evo (io Grossa di Cassano di Soc. Agricola Doria)
180 gr di pasta, tipo Mafalda (io Garofalo) 

La sera prima mettere a bagno i ceci, anche nella stessa pentola dove poi li cuocerete. Lavateli una volta con acqua tiepida e scolateli, Aggiungete il bicarbonato e 1 cucchiaino di sale: massaggiateli per qualche minuto, quindi coprite abbondantemente con acqua tiepida. Lasciate a bagno almeno 12 ore. 
Quindi scolate, aggiungete acqua tiepida fino sovrastare i ceci e mettere a cuocere. Potete lasciare anche il fuoco vivo inzialmente, ma fate attenzione che quando comincia a scaldarsi l'acqua, i ceci tendono a schiumare e a sollevare il coperchio. Il mio consiglio quindi è di mantenere il fuoco medio o basso, con coperchio, e controllare di tanto in tanto. Quando comincia a schiumare versate un cucchiaio di olio che aiuta a dissolvere la schiuma, mescolate con un cucchiaio di legno. Se la schiuma fosse eccessiva potete anche toglierne un po' prima di aggiungere l'olio. Continuate a cuocere a fuoco basso con il coperchio lasciato appena aperto a fessura. Fate in modo che il bollore non si fermi mai. 
I ceci saranno cotti nel giro di qualche ora. 
Tenete un po' d'acqua calda sempre a portata di mano nel caso avete necessità di aggiungerne un po'. Comunque non aggiungete acqua fredda. 
A fine cottura aggiungete acqua sufficiente per cuocere la pasta. Cuocete il tempo indicato meno qualche minuto, quindi spegnete, aggiungete l'olio, e lasciate riposare qualche minuto. 

Quando solleverete il coperchio per servire questo piatto, proprio perchè si tratta di un piatto semplicissimo, sentirete il profumo dei ceci, della pasta e soprattutto dell'olio. 
Io ho voluto provare la Grossa di Cassano, che mi ha inviato Alessandra della Società Agricola Doria. 


Mi sono innamorata del profumo di quest'olio e l'ho voluto provare in uno dei miei piatti preferiti!:-) Trovo sia particolarmente adatto con i legumi di sapore delicato come i ceci, appunto, utilizzato a crudo.  Questo il profilo sensoriale: 

"Fruttato intenso, di tipo erbaceo, con sentori di pomodoro, mandorla e carciofo. Equilibrato nelle sensazioni gustative amare e piccanti; retrogusto erbaceo, di pomodoro. Per il suo profilo equilibrato, si presta a molteplici abbinamenti"

Se non volete regalare il solito uovo di Pasqua, potete sempre pensare a una buona bottiglia di olio: sarà sempre gradita!:-) 

E a proposito di Pasqua, mi permetto di suggerirvi alcune proposte  già postate e adatte proprio per rendere "gustosa" questa festa!

I dolci, da preparare in anticipo: 

I primi, vegetariani, con carne, con pesce:  



Secondi: vegetariani, di pesce, anche per celiaci: 


Conto di aumentare la scelta delle preparazioni nei prossimi giorni. Mi sono dilungata abbastanza vero?:-)

Alla prossima! 
Maria Luisa:-) 















5 commenti:

  1. Sicuramente è meglio una bottiglia di olio che un uovo di cioccolato, hai ragione. :)

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  2. Mari bella.. i tuoi suggerimenti sono uno più gioioso dell'altro.. e che dire di questa pasta con i ceci?? Deve essere squisita.. mi hai insegnato anche qualcosa di nuovo e simpatico sul tuo dialetto.. che chiedere di più?? Ma di darti un abbraccione, ovvio! Sei unica, un bacio e una notte meravigliosa! <3

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  3. Allora...
    1) la foto del sartu mi fa sempre sbavare, e sarà l'erede delle tigelle per il prossimo invito (lascio a te la scelta dal mio blog per il tuo piatto preferito)
    2) quella pasta e ceci fumante è bellissima e confortante (altro che il comfort food di Nigella! Lei non è mai stata ntrunata sicuramente)
    3) anche da noi "ndrunet" vuol dire la stessa cosa riferito a persona ed è esattamente come mi sento io oggi con il mio micidiale raffreddore :D
    4) mia suocera dice che i ceci "se 'ncrudoliscono" se li cuoci male (altre latitudini!)
    5) BRAVISSIMA!!!

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  4. che blog carino...ricette golose!!!complimenti...tua nuova follower passa dalla mia cucina,ti aspetto...

    http://assaggi-incucina.blogspot.it/

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