Questo piatto è stato un concentrato di "scoperte"! Ma vado per ordine.
Da un po' di mesi seguo il lavoro della Società Agricola Doria Srl su facebook:
foto, commenti, prodotti. E' un'azienda che opera in una regione della nostra Italia, la Calabria, dove non è mai stato facile portare avanti certe attività.
Post dopo post leggo la passione che Alessandra Paolini e i suoi collaboratori mettono nel loro lavoro per far si che i loro prodotti siano tra i migliori, che possano rendere felici le nostre papille gustative e le nostre anime. Tanti i riconoscimenti per i loro oli.
E preferisco lasciare il link perchè sono certa che continueranno ad ottenerne,
quindi chiunque si trovasse a leggere questo post in futuro potrà vedere anche le novità!
quindi chiunque si trovasse a leggere questo post in futuro potrà vedere anche le novità!
Tra i riconoscimenti anche la segnalazione sulla guida Slow Food degli Extravergine 2011,
con il massimo della valutazione "le tre olive". E siamo solo al primo anno!
con il massimo della valutazione "le tre olive". E siamo solo al primo anno!
Ho fatto le foto e subito ho voluto svitare il tappo e sentirne il profumo.
Già le etichette mi mettevano voglia di utilizzarlo.
Il profumo veramente inebriante mi metteva voglia di assaggiarlo, subito!
Ma avevo appena bevuto un cappuccino, non era il caso!:-)
Già le etichette mi mettevano voglia di utilizzarlo.
Il profumo veramente inebriante mi metteva voglia di assaggiarlo, subito!
Ma avevo appena bevuto un cappuccino, non era il caso!:-)
Un profumo così invitante, ma con una loro specifica particolarità.
Mi sento in dovere quindi di chiedere consiglio ad Alessandra sul loro specifico utilizzo, ma lei mi risponde in maniera così gentile, confermando la sua fiducia nelle scelte che farò, ma in compenso mi invia i Profili Sensoriali dei tre oli che ho a disposizione.
Mi sento in dovere quindi di chiedere consiglio ad Alessandra sul loro specifico utilizzo, ma lei mi risponde in maniera così gentile, confermando la sua fiducia nelle scelte che farò, ma in compenso mi invia i Profili Sensoriali dei tre oli che ho a disposizione.
Nocellara Etnea
L’olio presenta un fruttato medio-intenso di olive verdi ed alla giusta maturazione, associato
a sentori di erba, frutta secca e pomodoro verde.
Al palato risulta decisamente amaro e lascia una forte e persistente sensazione piccante di
peperoncino.
Nel retrolfatto si riconoscono i sentori di erba fresca, cardo, verdure acerbe, foglia d’olivo e
pomodoro verde.
Complessivamente, è un olio di forte struttura e gradevole, con aromaticità incentrata sui
toni amari ed verdi. Le note aromatiche distintive risultano eleganti e di buona persistenza.
Sud
L’olio presenta un fruttato medio di olive verdi, accompagnato da sentori di frutta secca e
foglia d’olivo.
In bocca ha buon equilibrio gustativo; le sensazioni di dolce, amaro e piccante risultano di
media intensità e persistenza.
Nel retrolfatto si riconoscono l’erbaceo, la mandorla amara, i legumi verdi e freschi e la
foglia d’olivo.
Complessivamente, è un olio armonico, di giusta persistenza, discreta struttura e aromaticità
particolare.
1315
L’olio presenta un fruttato medio di olive alla giusta maturazione, accompagnato da sentori di erba, pomodoro acerbo, erbe aromatiche di campo, cardo e mandorla dolce.
Al gusto risulta ben equilibrato, con amaro e piccante intensi e persistenti. Lascia una netta
sensazione di peperoncino fresco.
Nel retrolfatto si distinguono il cardo, l’erba ed il pomodoro verde.
Complessivamente, è un olio di struttura forte ed elevata persistenza, lievemente prevalente il tono piccante.
Dopo la lettura dei profili sensoriali ho ancora più voglia di assaggiarli, ma rimando l'assaggio al pomeriggio.
E approfitto dell'ora della merenda dei miei bambini.
"Facciamo pane e olio oggi per merenda?"
"Siiiiiiiiii" in coro. Adorano il pane con l'olio!
"Allora facciamo un giochino. Prepariamo delle fette di pane e su ciascuno mettiamo un olio diverso. E voi mi dovete dire quale preferite o se vi piacciono tutti e tre." Accettano.
Decido di andare a occhio e vedere se poi coincidono le mie sensazioni con quelli dei profili sensoriali inviatemi.
Prima bruschetta con il Nocellara Etnea. Che buono!
Riccardo e Alessandro dopo aver finito la bruschetta decidono che dentro c'è del peperoncino.
E' vero, è un po' piccante, ma avranno delle papille gustative particolarmente sensibili!
Non è così evidente, se ne sente appena nel retrogusto.
E' vero, è un po' piccante, ma avranno delle papille gustative particolarmente sensibili!
Non è così evidente, se ne sente appena nel retrogusto.
Sud: moooolto apprezzato.
1315: buono anche questo, ma anche qui dicono loro che c'è un po' di peperoncino.
Hai capito queste due forchette, come hanno superato la prova!
Io li ho apprezzati tutti e tre. Li ho assaggiati prima senza pane e trovo che il Nocellara Etnea sia un olio nel complesso dal sapore delicato; l'1315 preferirei utilizzarlo per le preparazioni a crudo, mentre Sud è più intenso come sapore. Sul pane comunque sono ottimi tutti e tre!
Così il giorno dopo procedo alla ricetta.
Una ricetta, che come sta capitando in questo caldo autunno, ha il sapore di un'estate che si prolunga, anche troppo.
E dico estate prolungata perchè, anche qui ai Castelli Romani si va in maniche corte anche di sera, e peperoni e pomodori se ne trovano ancora anche negli orti familiari e aziende agricole bio - da cui normalmente mi fornisco.
Ingredienti per 4 persone:
350 gr di pasta Mafalda corta
350 gr di pomodori da sugo
300 gr di peperoni rossi tagliati a tocchetti
1 piccola cipolla rossa di Tropea
1 spicchio d'aglio
un mazzetto di prezzemolo
40 gr di olio evo (io olio Sud, Soc. Agr. Doria)
sale q.b.
pecorino da grattugiare sopra (io Maiorchino stagionato) (a piacere)
Procedo col Bimby.
Mettere dentro al boccale la cipolla divisa a metà mentre le lame sono in movimento a vel. 7, per 5''. Aiutandosi con la spatola mandare sul fondo la cipolla tritata. Aggiungere lo spicchio d'aglio e 40 gr di olio. Far "sudare" la cipolla: 4', 100°, vel. soft.
Aggiungere quindi i peperoni: cuocere 10', 100°, vel. soft.
Aggiungere i pomodori tagliati in quarti e aggiustare di sale. Cuocere altri 20', 100°, vel. 1. Se il sugo risultasse troppo acquoso - può dipendere dai pomodori quanto dai peperoni - fate andare a Varoma per qualche minuto.
A fine cottura lasciar scendere la temperatura a 80°, quindi omogeneizzare: 40" vel. 9-10.
La salsa è pronta. Cuocere la pasta, condire con la salsa, aggiungendo prezzemolo fresco tritato e una spolverata di pecorino.
Se non avete necessità di utilizzare l'intero quantitativo preparato potete sempre conservalo mettendolo in barattoli di vetro dopo aver riportato la salsa a 100° - bastano 2-3' - tappare e mettere sottovuoto capovolgendo il barattolo. Oppure congelarli sempre in barattoli di vetro.
Chiudo tornado sulla questione "educazione al gusto" ai bambini.
I miei - 7 e 5 anni - hanno spazzolato tutto, hanno fatto il bis (che fanno veramente di rado) e hanno commentato: "Mamma, ma questa pasta l'hai condita col ketchup?"
NO, naturalmente!
Ma qualche giorno prima avevo appunto preparato il ketchup che avevano naturalmente provato immediatamente. E, in effetti, i prodotti di base sono uguali.
Mi sono chiesta se me l'avrebbero detto collegando il sapore ad un classico ketchup industriale.
Mi sono chiesta se me l'avrebbero detto collegando il sapore ad un classico ketchup industriale.
I bambini sanno perfettamente associare i sapori dei cibi che mangiano.
E quello che gli facciamo mangiare da piccoli sarà il loro riferimento "critico" da adulti.
E quello che gli facciamo mangiare da piccoli sarà il loro riferimento "critico" da adulti.
Trattiamoli bene, e non li sottovalutiamo!
Alla prossima!:-)
Maria Luisa
complimenti per l'ottimo piatto e l'ottima collaborazione!!!!!!!!!
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