cos'è casa mia?

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sabato 31 marzo 2012

Biscotti di Pasqua... nome originario: Cunnura cu l'ova

Sono stata un po' latitante negli ultimi giorni. Troppi impegni, mi devo ridimensionare! 
Nel frattempo ho visto con grande piacere - quanto con reale incredulità! - che non sono ancora passati 3 mesi da quando ho iniziato questa bella avventura e ho superato alla grande le 10000 visualizzazioni! 
Sono veramente contenta! 
E ringrazio tutti quelli che fino a qui mi hanno seguita e spero di non deludere anche in futuro. 
Ribadisco la mia promessa di pubblicare la ricetta della Fiesta non appena arrivo a 100 iscritti! 
Siamo a 50, quindi a metà strada.... 




Oggi vi regalo una ricetta legata alle tradizioni della Pasqua tipica della Sicilia, almeno quella orientale: la ricetta delle cosiddette "cunnura cu l'ova". 
Il termine "cunnura" può essere tradotto in italiano in ciambella, perché quando si parla di biscottini rotondi con il buco al centro si chiamano dalle mie parti "cunnuredde". 
I cunnura cu l'ova non hanno buchi in mezzo, 
ma probabilmente il nome deriva dal fatto che si utilizzava lo stesso impasto. 
I cunnura si regalavano per Pasqua quando non esistevano le uova di cioccolata. 



Si cominciava a prepararle due settimane prima, mettendo da parte uova su uova per giorni. Alcune si facevano bollire, alcune si coloravano - solitamente di rosso - e altre utilizzate per l'impasto. 
Ognuno aveva la propria ricetta della frolla. 
Ognuno si faceva le proprie forme sui cartoncini e poi li "ricamava" a piacere. Le forme sono quelle tipiche legate alla primavera: la colomba, il cestino, il coniglio, la gallina, la paperella, il pesce. 
Non mancavano quelle fatte a forma di cuore. 



Le uova erano segno di abbondanza e quindi di buon augurio: 
più uova c'erano sulle cunnure che regalavi e più era importante la persona che la riceveva. 
Le uova dovevano essere sempre in numero dispari. 
I fidanzati si potevano scambiare anche cuori enormi con 5 uova sopra!!! 
Ma poi c'erano le comari, i padrini e le madrine, il medico e il prete.... insomma, era un modo per ringraziare qualcuno o per dimostrare il proprio rispetto o semplicemente il proprio affetto! 

Naturalmente fatte nel forno a legna erano un altra cosa. E poi forse avevano un altro sapore perchè gli zuccherini che si mettevano sopra li mangiavamo solo in quella occasione. 

Ho deciso di proporle al corso di cucina col Bimby fatto insieme alle mie colleghe mercoledì scorso e sono state molto apprezzate. Non ho fatto in tempo a fare delle foto "decenti" a casa quindi quella che allego è l'unica foto fatta al corso.
Siccome ne farò altre, prometto di fare foto migliori e di riaggiornare questo post, magari con un passo passo.  Volevo intanto accontentare tutti quelli che mi hanno chiesto la ricetta, in modo che abbiano tempo di provare prima di Pasqua.

Ingredienti per 7/8 cunnura:

500 gr di farina 00
180 di strutto 
(io ho usato quello regalatomi dal mio amico Antonio)
200 gr di zucchero
2 uova
2 cucchiaini di ammoniaca per dolci
la scorza di 1 arancia 
qualche goccia di vaniglia

1 uovo per spennellare
7-8 uova sode
caramelline per guarnire

Per chi ha il Bimby: mettere nel boccale la scorza dell'arancia, lo zucchero e 50 gr di farina del totale. Polverizzare: 20'' vel. 9-10. Aggiungere lo strutto, le uova, la vaniglia, il resto della farina e l'ammonica: 30'' vel. 5. 
Per chi non ha il Bimby procedere come una qualsiasi pasta frolla, grattuggiando la scorza dell'arancia. 




Tenere in frigo almeno 30'. 
Stendere una sfoglia alta 1,5 cm e ritagliare le forme desiderate, meglio se precedentemente disegnate su un cartoncino. 

Appoggiate sopra un uovo sodo, guarnite con ritagli di pasta frolla, spennellate con l'uovo sbattuto e ricoprite con le caramelline colorate. 













Infornate a 170° ventilato (o a 180 statico) per 10-15', finché non sono ben dorati. Se volete regalarli confezionateli sui cartoncini rigidi per dolci - eviterete che si rompano - e chiudetele ben strette con carta trasparente. 







Da noi si regalano per Pasqua, 
ma si mangiano a Pasquetta con le uova di Pasqua. 


Con questa ricetta partecipo al contest "La Pasqua in tavola" ideato da Therese Caruana di "Fornelli Profumati", nella sezione ricette dolci, 




nonchè al contest "Le ricette della carestia" ideato da Luna di "I Pasticci di Luna" per le ricette antiche,



martedì 20 marzo 2012

Girelle... un po' più basse del solito!

Chi mi segue sempre penserà che ultimamente mi sono incaponita 
a "scopiazzare" prodotti industriali, facendoli diventare più "casalinghi". 
Ammetto: mi è piaciuto troppo il contest di Valentina di Ritroviamoci in cucina, "Come quelli comprati". 
E, dal momento che oggi è l'ultimo giorno per contribuire, ho concentrato la pubblicazione di ricette "simili" a quelli industriali. Anzi ne volevo provare altre, ma non ce l'ho fatta. 
Così vi regalo un'altra ricettina, utile per la colazione o per la merenda dei nostri bimbi e per tirar su il morale anche a noi adulti. La ricetta delle girelle. Chi ci pensava che le avrei fatte da me un giorno?
  

Anche queste erano merendine particolarmente golose! 
Non erano le merendine di tutti i giorni, 
ma li associo a quelle merendine che ci era permesso di comprare per portarle in gita! 
Non sono mai andata matta per le merendine... ma alcune, tipo queste, ogni tanto mi piaceva mangiarle. 
E adesso preferisco prepararle io per i miei cucciolotti! 
Alessandro mi ha dato 10 e lode! Ormai l'ho preso per la gola... lui che "no, non mi piace" è sempre stato il suo intercalare preferito, lentamente comincia ad apprezzare anche le mie preparazioni! 
Anzi, quelle che ha apprezzato di più me le richiede... 
Potete immaginare che per me è un obiettivo raggiunto!:-) 


La ricetta è un tentativo, ma mi sembra piuttosto ben riuscito. 

Ingredienti:

65 gr di Fecola
60 gr di Frumina
3 uova
120 gr di zucchero
20 gr di cacao amaro
3 cucchiai di acqua bollente
1/2 bustina di lievito Paneangeli
nutella
80 gr di cioccolato al latte (io uso quello coop)
80 gr di cioccolato fondente (io uso quello coop)

Esecuzione. 
Separare i tuorli dagli albumi, mettendo i tuorli nel boccale del Bimby e gli albumi in un contenitore che possa contenere i tuorli montati a neve. 
Aggiungere ai tuorli l'acqua bollente e sbattere a schiuma: 1' e 30'', vel. 2-3, antiorario.
Aggiungere 80 gr. di zucchero. Montare 1' e 30'', vel. 2-3, antiorario.
Aggiungere la fecola: 30'' vel. 3.
Montare a neve gli albumi. Incorporare i restanti 40 gr di zucchero. Quindi aggiungere il tutto all'impasto fatto con i tuorli, amalgamando delicatamente con una paletta, preferibilmente di silicone.
Aggiungere quindi la frumina e il lievito. Finire di amalgamare, sempre con movimento dal basso verso l'alto, per evitare di smontare gli albumi. 

Accendete il forno e portate a 170°, ventilato.
Coprite con carta da forno baganta e strizzata una teglia di 25x35 cm e versate la metà dell'impasto. Infornate per 8'.
Nel frattempo aggiungete alla restante metà il cacao e continuate ad amalgamare delicatamente. 
Se necessario aggiungere qualche cucchiaio di latte. 
Quando l'impasto chiaro sarà pronto, infornate quello al cioccolato sempre per 8' e sempre su carta da forno bagnata e strizzata.

Man mano che li tirerete fuori, arrotolate in maniera stretta le due basi 
e lasciateli raffreddare per una decina di minuti. 
Riprendete il rotolo bianco, sdrotolarlo, spalmate con nutella;
 posizionare sopra il rotolo al cacao e spalmate anche questo di nutella. 
Arrotolare nuovamente e chiudete dentro la carta da forno. Riporre per circa 1 ora in freezer. 

Mettete quindi a sciogliere il cioccolato a bagnomaria. 
Nel frattempo affettate il rotolo bicolore formando delle ruote di circa 1.5 cm di spessore. 
Quindi passare nel cioccolato e lasciare raffreddare una mezzoretta in frigo. 


 Mio marito ha apprezzato, ma ha notato che erano più basse rispetto alle girelle "industriali". 
In realtà io stessa ho realizzato che era così quando l'ha detto lui, ma essendo io non alta, forse che forse....
 vabbè, dovevo anche farle diverse.... !:-)

E siccome non mi sono regolata benissimo e il rotolo bianco era più largo di quello al cacao, la parte rimanente ho fatto dei rotolini alla nutella che sono diventati dei mini-sigari che abbiamo fumato con Alessandro!:-) 


Le girelle che i miei piccolini hanno apprezzato sia a colazione che a merenda, le ho preparate con un bevanda Ace, con 50 gr di zucchero a velo, un arancia e un limone (arrivate direttamente da Ribera, Contadini che Passione), qualche cubetto di ghiaccio e 500 gr di acqua. 
Un concentrato di vitamina C unita alla golosità del cioccolato!:-)
 Quale migliore merenda da suggerire al piccolo Mattia? 
Eh si, perchè foto dopo foto, ho pensato che questa merenda sarebbe andata benissimo come suggerimento per Mattia. 



Per questo, oltre a partecipare al contest di Valentina, "Come quelli comprati


con questa ricetta partecipo anche al contest "Fare merenda mi piace...da Matti" ideato da Eleonora di Burro e Miele


E buona merenda a tutti!:-)

domenica 18 marzo 2012

Fette biscottate

Ed eccoci arrivati alla fine del week end, pronti - si fa per dire!:-) - per una nuova settimana di lavoro, di piatti nuovi da sperimentare per poi ritornare alla "tranquillità" di un piatto conosciuto da sempre, per la cui preparazione non ti serve guardare libri e dosi, ma fai tutto a occhio... 
ne conosci i profumi, i tempi, sai già che sarà un piacere metterlo nel piatto e mangiarlo!
Questa sera vi propongo di fare una ricettina dei "buoni propositi":
 preparare le fette biscottate fatte in casa per una sana colazione con burro e marmellata.


Quando ero piccola le fette biscottate si compravano più che altro quando si stava male. 
Un po' perché di rado ci si sedeva a fare colazione prima di correre a scuola: normalmente una tazza di latte al volo; un pò perchè - come i grissini - erano considerate "cosi di malati"! 
Mi ricordo ancora quel sapore delle fette biscottate inzuppate nella tazza da té bollente - anche questa bevanda considerata nel meridione una bevanda per i malati, utile "per lavarsi lo stomaco". 
Malgrado tutto io conservo un buon ricordo sia delle fette biscottate che dei grissini che del tè... di quest'ultimo sono diventata una grande bevitrice, ma solo di quello in foglie! 
Il "buon ricordo" è legato al fatto che quando stavo male rimanevo a casa dalla scuola, mi godevo la mia camera mentre le mie sorelle - con cui la condividevo - erano a scuola; mia madre era "costretta" a rimanere a casa per accudirmi e poi potevo leggere i libri che volevo e ascoltare la radio. 
Insomma, avere l'influenza era una pacchia! 
Probabilmente questa sensazione è condivisibile con la maggioranza di chi sta leggendo questo post!:-) 
E dopo questa incursione nella nostra infanzia, torniamo alla realtà.
Ed eccovi la ricetta.




Ingredienti
300 gr di farina 00
300 gr di farina Manitoba
100 gr di latte
100 gr di acqua
100 gr di zucchero
50 gr di burro
50 gr. di olio evo
1 uovo
1 cubetto di lievito di birra
scorza di un limone
un pizzico di sale




Esecuzione:
Mettere nel boccale asciutto del Bimby 50 gr di zucchero e la scorza di limone e polverizzare: 15' vel. 8-9.
Aggiungere il latte e portare a temperatura ambiente: 1', 37° vel 1.
Aggiungere il cubetto di lievito: 10'' vel. 3. Unire 100 gr di farina 00: 30'' vel. 2. 
Lasciare lievitare nel boccale fino al raddoppio. Servirà circa 1 ora.
Unire l'acqua, il burro, l'olio, l'uovo e i rimanenti 50 gr di zucchero, le farine e il pizzico di sale. Lavorare 30'' vel. 5 e 2' vel. Spiga.
Mettere l'impasto in uno stampo da plum cake grande o due piccoli (tipo quelli della cuki) rivestiti con carta da forno, oppure imburrate e infarinate, e lasciate lievitare almeno 1h o fino al raddoppio.
Cuocere in forno caldo a 200° per 15', quindi abbassare la temperatura a 180° per altri 15-20'.


Sfornare e fare delle fette spesse 1,5 cm. Quindi metterle su una teglia e ripassarle in forno a 180° finchè non si saranno dorate - come fette biscottate. Quindi lasciate raffreddare e conservate in una scatola con coperchio. Si mantengono anche per due mesi.


In alternativa potete decidere di utilizzarlo come pane dolce - o pan bauletto - quindi tostare le fette di volta in volta. In qualsiasi modo pensate di utilizzare questo impasto, è ottimo.
Le fette biscottate ricordano quelle della Gentilini - che ho conosciuto da quando vivo a Roma. 

Anche con questa ricetta partecipo al contest "Come quelli comprati" ideato da Valentina di "Ritroviamoci in cucina".


Buon inizio di settimana a tutti e... alla prossima!:-)  

venerdì 16 marzo 2012

Sofficini... a modo mio!

Chi si ricorda la canzone di Raf, se non erro presentata a Sanremo ('89? '90?), quella che diceva: 
"cosa resterà di questi anni '80?" 
Non che mi facesse impazzire quella canzone, ma gli anni '80 sono stati decisivi per quelli successivi. 
E oggi, col senno di poi, rivedo quegli anni dentro a quella canzone. 
Senza entrare in questioni politiche, filosofiche o di pensiero, ma basta guardare l'evoluzione dei supermercati dagli anni '80 in poi. I piccoli sono spariti, con i loro sacchi di legumi, qualche bottiglia di gassosa, chinotto e coca-cola (rigorosamente in bottiglie di vetro che poi riportavi indietro), qualche saponetta e sapone di marsiglia ... per dare spazio a chi poteva ospitare scaffali sempre più lunghi pieni di  biscotti, merendine confezionate, succhi di frutta, salse pronte all'uso e soprattutto banchi frigo dove tenere prodotti surgelati. Dai semplici frigo dei gelati - degli anni '70 - cominciano sempre più in maniera preponderante a fare capolino filetti di merluzzo, bastoncini di pesce panato, vongole e non so che altro con annesso martellamento pubblicitario via etere.

Alla parola "sofficini" ancora oggi mi torna in mente quella pubblicità con i sofficini nel piatto, che ci appoggiavano sopra la forchetta e sembrava diventasse una bocca sorridente, con un caldo e filante ripieno. Anche a voi fa lo stesso effetto?
L'effetto novità ci portava a provare tutte queste cose. Certo a vederli - come spesso accadeva - non sembravano esattamente quelli della pubblicità... così man mano ci si disamorava! 

Qualche sera fa ero a corto di idee per la cena. 
Apro il frigo per farmi ispirare da qualcosa e trovo qualche resto qua e là... 
Mettere insieme tutto non andava bene, non legavano. 
E all'improvviso mi è tornata in mente una ricetta che avevo trovato per caso su Zenzero e Cannella qualche tempo fa. Proprio così: era la sera giusta per provare i sofficini. Ogni tanto fa bene anche il fritto!!!


Ed ecco a voi la ricetta bimbyzzata. 
Per il procedimento di base ho fatto riferimento alla ricetta postata qui.
Se non avete il Bimby potete seguire il passo passo qui 

Ingredienti

1 tazza di latte
1 tazza di farina 0
1 noce di burro
sale
1 uovo
pangrattato

Ripieno: a piacere. 
suggerimenti
pomodoro, mozzarella e origano
prosciutto e mozzarella
spinaci e mozzarella
ai funghi e scamorza

e/o tutto ciò che vi suggerisce la vostra fantasia - 
o come nel mio caso - il vostro frigo!

Per preparare la sfoglia col bimby ho seguito questo post che per comodità vi riporto su questa pagina. 
Mettere il latte, il burro e il sale nel boccale: 5', 100°, vel. 2.
Aggiungere quindi la farina: vel. 6 finché l'impasto non si stacca dalle pareti del boccale. 
Lasciar finire di cuocere con il calore interno per 10'. 
Ogni tanto fare andare a vel. 6. 
Quindi tirate fuori l'impasto e lasciate raffreddare completamente, avvolgendo l'impasto nella pellicola.
Quando sarà freddo stendete l'impasto alto 3mm e tagliate con una tazza o con il taglia ravioli, diametro di 10 cm.  
Ponete il vostro ripieno sulla metà del cerchio e chiudete, aiutandovi nel caso inumidendo il bordo con dell'acqua. 
Ripassate i sofficini nell'uovo, quindi nel pangrattato. 
Quando saranno tutti pronti cominciate a friggere o metteteli in forno con un filo d'olio, a 200° per 20-30' (dipende dal forno) o finchè non saranno dorati. A metà cottura girateli.
Si possono anche congelare già pronti: 
sono più facili da friggere, sia che li facciate fritti o al forno.

Il ripieno, come detto, questa volta è stato fatto con i resti del mio frigo. 


Quindi qualcuno è stato fatto con pomodoro e mozzarella, altri con pesto, altri con una salsa di melanzane e con peperoni in agrodolci, ultimi vasetti di conserve della scorsa estate.

La copertura è un pò scura perchè è proprio il pane con la crosta scura che a casa nostra solitamente rimane e quindi diventa pan grattato.


La prossima volta li proverò al forno e vi farò sapere. 

Anche con questa ricetta partecipo al contest "Come quelli comprati" ideato da Valentina di Ritroviamoci in cucina.



mercoledì 14 marzo 2012

Tegolini.... facili da preparare!:-)

Quando penso ai tegolini, penso ad una merenda golosa che acquistavo normalmente i primi anni delle scuole superiori. E anche i soldini - chi se li ricorda? E mai avrei pensato di riprodurli a casa.
Adesso non li acquisto più, ma stavolta mi è venuta voglia di sperimentare. 
Una serie di eventi hanno creato una congiuntura positiva: 
  1. Aver acquistato una rivista di cucina - Alice - qualche mese fa, con in copertina Luca Montersino -   che, ammetto, mai visto all'opera! Belle cose, ma prodotti introvabili! Tra le ricette proposte su questo numero c'era una sorta di tegolino; 
  2. aver scoperto un contest che proponeva di condividere ricette che ricordassero prodotti - merendine, biscotti o altro - normalmente acquistate di produzione industriale;
  3. aver acquistato su internet una teglia in silicone quadrata pensando avesse una certa misura - piuttosto grande - invece forse era scontata perché avevano sbagliato l'imballaggio.    Volevo rimandarla indietro, ma alla fine ho deciso che anche una piccola mi poteva tornare utile. 
  4. Per ultimo un paio di ricette provate, per le quali era prevista la crema - le Pesche e le Girelle che pubblicherò a breve - e di cui me ne è rimasta una quantità sufficiente per farcire delle merendine. 
Così ho deciso che era il momento giusto per provare una ricettina personalizzata del Tegolino.
  
 
Nel momento in cui ho deciso di sperimentare, ho pensato avrei potuto sperimentare con farine senza glutine, in modo che potesse essere riprodotta anche dalle amiche Gluten Free, così ecco di seguito la mia ricetta:

Per il biscotto: 
3 uova temperatura ambiente
120 di zucchero
100 di fecola di patate
50 di farina di mais
1/2 bustina di lievito
1 pizzico di sale

per la crema
ricetta come qui.
Potete utilizzare 50 gr di fecola al posto della farina 00.

per decorare
70 gr di cioccolata al latte (io uso quella coop)
70 gr di cioccolata fondente (come sopra)

Esecuzione. 
Separare i tuorli dagli albumi. 
Mettere i tuorli nel boccale del Bimby 
e gli albumi in un contenitore che li possa contenere anche dopo che saranno montati. 
Aggiungere ai tuorli 80 gr di zucchero e montare: 2' da vel. 2 aumentando fino a 3-4, antiorario. 
Nel frattempo montate a neve ferma gli albumi. 
Quando saranno pronti incorporare i restanti 40 gr di zucchero. 
Quando i tuorli saranno bel montati aggiungere la fecola a cucchiaiate con lame in movimento, vel. 2-3, antiorario, quindi qualche cucchiaio di albume montato, quindi la farina di mais. Aggiungete quindi i rimanenti albumi, amalgamando aiutandovi con una spatola preferibilmente in sicilone e quando avrà una consistenza simile a quella del ciambellone, aggiungete il lievito previsto. 
 
Questa dose l'ho cotta in una teglia quadrata - cm. 20x22. 
Infornare in forno già caldo a 170° ventilato per circa 15'. 
Spegnete e lasciate dentro al forno 5'. 
Poi altri 5' con il forno aperto a fessura. 
Quindi attendete che sia tiepido, toglietelo dalla teglia e lasciate raffreddare completamente. 
Meglio se lo preparate la sera prima.
 
Nel frattempo preparate la crema e lasciatela raffreddare. 
Volendo anche questa la sera prima.
 
A questo punto tagliate via la crosta che eventualmente si è creata sopra e affettate il pan di spagna con fette spesse circa 1 cm e mezzo.
Dividetele a tre a tre. 
Quindi spalmate un pò di crema sui due lati interni, in maniera uniforme, componete il blocco, avvolgete nella pellicola e riponete in frezeer man mano che sono pronti.
 
 
Quindi mettete a sciogliere a bagnomaria 50 gr di cioccolata fondente e 50 di cioccolata al latte.   

Ripredente i "blocchi" dal freezer e fatene delle merendine di circa 6 cm. Ripassate nella cioccolata la parte inferiore e lasciate che si riaddensi, magari riponendoli in frigo. 
Quando saranno pronti, mettete la rimanente cioccolata a sciogliere a bagnomaria e decorate le merendine mettendo la cioccolata in una siringa da dolci con bocchetta piccola. 
Tenere in un contenitore con coperchio, preferibilmente in frigo. 
I miei figli hanno apprezzato quanto apprezzavo io!
Quando sono buone le cose sono buone e punto! 
Solo che loro hanno la fortuna di mangiare quelle preparate in casa. 
Provateci anche voi!:-) 

 
Con questa ricetta partecipo al contest "Come quelli comprati" ideato da Valentina di Ritroviamoci in cucina.


sabato 10 marzo 2012

Polpo in insalata con patate e pomodori ciliegino secchi

Questa sera voglio condividere con voi una ricettina che mi piace fare appena posso, 
facilissima se la fate col Bimby e soprattutto condivisibile anche dalle mie amichette Gluten Free!:-)  
Il polpo è un animale bellissimo 
- i miei figli ne rimangono sempre affascinati tutte le volte che ne vedono uno - 
intelligentissimo e, purtroppo per lui, anche buono da mangiare!
Cucinarlo mi è sempre sembrata fosse arte che non avrei mai potuto acquisire. 
I discorsi che sentivo a casa erano "lo devi mettere in acqua appena vedi che cominciano a venire su le bollicine - in siculo "appena spisiddia""; "cuocerlo non più di 20'" - ma qualcuno sosteneva 30'; "lasciarlo raffreddare nella sua acqua" - o forse no; "se lo lasci 5' di troppo diventa duro"... insomma ognuno aveva la sua ricetta, ma sembrava che se avessi sbagliato un passaggio tutto il lavoro andava all'aria!  Non mi ci sono mai messa in mezzo e ho sempre lasciato che fossero gli altri a fare questo passaggio.
Poi ho scoperto questa ricetta sul Libro base del Bimby. 
Una ricettina breve, senza una foto di riferimento, sull'ultima pagina della sezione dedicata al pesce. Sembrava messa lì per riempire la pagina. Eppure no..... quella ricetta è favolosa! 
E tutte le mie titubanze risolte!:-)


Domenica scorsa, passando per caso davanti al banco del pesce alla Coop, vedo che c'era il polpo pescato nel Tirreno. Per mia scelta evito di acquistare pesce decongelato, di allevamento o proveniente dall'Oceano Atlantico o Cuba o Argentina.... 
Quindi ho colto la palla al balzo e come al solito non ci ha delusi! 

Ingredienti 
per 4 persone

per la citronette
 1 spicchio d'aglio
1 mazzolino di prezzemolo
(io non ce l'avevo e l'ho sostituito con capperi sott'aceto)
40 gr di olio evo
50 gr di succo di limone

per il polpo e le patate
300 gr di patate
300 gr di acqua
50 gr di vino bianco secco
800 gr di polpo fresco 
(il mio questa volta era 1kg esatto, pulito)
1 cipolla piccola in quarti
1 spicchio d'aglio
1 rametto di prezzemolo
sale q. b.
pomodorini secchi 


Esecuzione
Preparare la citronette. Mettere nel boccale aglio e prezzemolo, tritare: 5" vel. 7.
Unire olio e limone, emulsionare: 15" vel. 4. Mettere in un contenitore che potrà poi contenere anche le patate e il polpo e tenere da parte. 

Preparare il polpo e le patate
Sbucciare e tagliare a tocchetti le patate e metterle nel vassoio del varoma.
Versare nel boccale l'acqua, il vino, mettere il polpo pulito, la cipolla, l'aglio e il prezzemolo. 
Posizionare il varoma, cuocere: 30' temp. Varoma, antiorario, vel. mestolino.
A fine cottura mettere il polpo insieme alla sua acqua di cottura in un contenitore e lasciare intiepidire.
Tagliare il polpo a tocchetti e metterlo insieme alle patate nel contenitore dove precedentemente era stata messa la citronette. Aggiustare di sale, aggiungere i pomodorini e rigirare nella citronette.




Volendo si possono aggiungere pomodorini freschi e il prezzemolo è sempre gradito!:-) 
Buona domenica!:-) 




giovedì 8 marzo 2012

Pesche dolci

La ricetta che pubblico oggi è stata per me una sfida! 
E sono piuttosto soddisfatta del risultato. 
E quando le cose vengono bene al primo tentativo 
non si può fare altro che migliorarle a quelli successivi e personalizzarle. 


Per questo colgo l'occasione dell'8 Marzo per dedicarla a tutte le donne! 
Alle donne che raccolgono le sfide e le portano avanti fino in fondo; che sanno far valere i propri diritti, che ci mettono la faccia, che dimostrano tutti i giorni di avere una marcia in più, che sfidano il mondo come solo loro sanno fare, che devono preoccuparsi di difendersi non solo dagli uomini, ma anche dalle donne!
E quest'anno aderisco alla campagna lanciata dal Quotidiano per ricordare Lea, Concetta e Giuseppina.
Ma soprattutto a chi questo coraggio manca e si sentono tranquille sono all'interno di quattro mura, facendosi "addomesticare" da uomini con rigurgiti di "nonnismo" da camerata. 
Per la maggior parte della vita saremo mogli, madri, lavoratrici e casalinghe... 
mi piacerebbe che ci ricordassimo che siamo innanzitutto "donne"! 
Se ce ne ricordiamo noi, gli altri non se ne dimenticheranno!:-) 
E adesso la sfida, che lancio anche a voi! 
Fare le pesche, buone, soffici.... provateci!:-) Di seguito la ricetta. 

La ricetta è quella di Paoletta di Anice&Cannella
L'avevo stampata con l'intenzione di provarla almeno 3 anni fa! 
Ehhh, ci vuole coraggio a fare certe ricette! 
A me il pensiero che dopo tanto lavoro potrebbero non avere un buon sapore mi inchioda! 
E dopo tre anni, mi sono ritrovato questo foglio tra le mani! 
Avevo tutti gli ingredienti in casa e quel giorno mi sentivo pronta per una nuova sfida!
Normalmente, quando provo una ricetta, soprattutto se mi ispira, tendo a seguire alla lettera le indicazioni. 
Magari la seconda volta personalizzo. 


Riporto quindi la ricetta di Paoletta, perchè così l'ho fatta, solo che l'ho bimbyzzata. 

Ingredienti
300 gr di Farina di Manitoba (ho usato Lo Conte)
30 gr di zucchero
15 gr di lievito di birra fresco
240 gr di uova (pesate col guscio)
75 gr di burro
(+ quello necessario per la formatura delle briochine)
3 gr di sale
60 gr di latte 

per lo sciroppo
160 gr di zucchero
105 gr di acqua
60 gr di alchermes
2 cucchiai di liquore strega 
(non l'ho messo perchè non ce l'avevo!)

per la crema alla crema al limoncello
150 gr di latte 
(previsto 200)
100 di crema limoncello 
(previsto 50 di limoncello)
1 uovo intero
75 gr di zucchero
40 gr di farina 00

Preparazione della pasta Brioche
mettere nel boccale del Bimby il latte e portare a temperatura ambiente: 1', 37° vel. 1. Aggiungere il lievito: 5'' vel. 3. 
Pesare la farina e tenerla da parte. Inserire il tasto antiorario e avviare la velocità 3. 
Con le lame in movimento inserire dal foro, alternando, le uova e la farina (tranne due cucchiai) fino ad esaurimento degli ingredienti. Quindi impastate: 2' vel. spiga.
Aggiungere il burro: 2' vel. spiga. 
Durante la lavorazione, quando vedete che il burro si è assorbito, aggiungere la rimanente farina. 
Lavorare l'impasto finché non si incorda e diventa liscio e lucido: 15' vel. spiga. 
L'impasto deve risultare morbido, ma non molle. 
Quindi nel caso aggiungete qualche cucchiaio di farina, facendola assorbire azionando sempre il tasto spiga. 
Lasciate l'impasto nel boccale a lievitare per circa 1 ora. 
Quindi preparare la palline. Le pesche che vedete dalla mie foto hanno un peso iniziale di 20-25 gr. 
Potrebbero quindi essere più piccole o più grandi, dipende dai gusti. 
Per fare le palline ungetevi bene le mani col burro e seguite il metodo della mozzatura, 
fotografato da Paoletta sulla sua ricetta che trovate qui.
Dopo aver pesato la prima vedrete che andrete ad occhio. 
Anche se fossero tutte un pò diverse la coppia la troverete di sicuro alla fine! 
Man mano che le preparate mettetele su teglie ricoperte da carta forno e 
lasciate lievitare ancora 1 ora e mezza. 
Infornate quindi a 180° per circa 10-15 minuti: 
il tempo di cottura può dipendere dalla grandezza. 

Nel frattempo preparate la crema. 
Mettete nel boccale tutti gli ingredienti e cuocete: 7', 90' vel. 4. Lasciate raffreddare. 
Quando saranno tutte pronte preparate lo sciroppo: mettete in un pentolino l'acqua e lo zucchero. Fate bollire circa 3'. Quindi lasciate intiepidire e aggiungete l'alchermes. 
Riporto quello che dice Paoletta: 
"...inzuppare le brioche. Farle leggermente sgocciolare e strizzando leggermente, affondare con le dita ogni pallina per dare una forma concava, quindi passarle nello zucchero". 
Quindi unire la crema e sistemare nei pirottini.  
Ho finito la decorazione con foglioline di menta raccolte dal vaso che tengo 
sul davanzale della finestra del mio piccolo regno sempre in movimento: la cucina! 


Buon Otto Marzo a tutte (i)!:-)








martedì 6 marzo 2012

Pane e olio a merenda

Come vi avevo anticipato sul post del pane di semola, la settimana scorsa c'è stato un momento che ero invasa dal lievito madre e mi sono messa ad impastare di tutto. 
E oltre al pane di semola ho voluto testare il pane bianco. 
 
Quando ho sfornato queste ciabattine croccanti e profumate, mi è tornata in mente la merenda che amavo di più da piccola: pane bianco appena sfornato con sale olio e origano.... che meraviglia! 
 
Una mia zia faceva il pane bianco buonissimo. Aveva una sorta di garage attrezzato con il forno a legna e quand'era il giorno del pane, passare lì davanti era una goduria. Ci regalava delle pagnotte calde calde. Correvamo a casa in fretta in fretta, per evitare che si freddassero troppo, tagliate a metà, aggiunto un po' di sale, olio buono e origano profumatissimo. 
Che merenda meravigliosa: tra i miei ricordi occupa sicuramente il primo posto e quando posso la preparo anche ai miei piccoli. Anche loro apprezzano! Una merenda sana e buona. 
Mi riporta a tempi in cui le merende non esistevano quasi, neanche al supermercato. 
Era la merenda che legava le generazioni, che mi legava anche a mio nonno, classe 1905, morto nel 2007. 
E a quelle generazioni che hanno fatto del pane il loro alimento base e il companatico spesso era 'u ciauru', il profumo - fosse un pezzetto di mortadella, salsiccia o semplicemente di cioccolata, al tempo piuttosto rara.... 
 
Ed è proprio quello che voglio proporre a Mattia per la sua merenda, 
anche se il pane è un po' lungo da fare. 
Quanto alla bevanda per accompagnare questa semplice e gustosa merenda, suggerisco una spremuta di arance vaniglia, che non sono diffusissime, ma io le mangiavo quando vivevo in Sicilia. 
Chi aveva un pezzetto di terreno, tra le arance aveva di certo un albero di arance vaniglia. 
A me sono sempre piaciute per il sapore delicato che hanno. 
Quando le trovo ne faccio scorpacciate. 
 
Ingredienti per 8-10 panetti di Pane bianco
 
200 gr di acqua
100 gr di latte
10 gr di zucchero
20 gr di olio
120 gr di lievito madre
350 gr di farina 0
100 gr di manitoba
10 gr di sale
 
Per il procedimento fate riferimento alla ricetta del pane di semola che trovate qui
Dopo le pieghe e la seconda lievitazione, dividete l'impasto in panetti da 100 gr ciascuno e lasciate riposare il tempo che scaldate il forno. Prima di infornare spennellare con acqua e olio - 2 parti di acqua e  1 di olio - e infornate per 30' circa.
 
Appena tiepidi tagliate a metà e farcite come sopra. L'origano deve essere quello "vero": purtroppo quello acquistato al supermercato non profuma di nulla. In Sicilia si raccoglie quello selvativo a primavera inoltrata e messo a essiccare legato a mazzetti. Profuma anche per anni... 

Aggiungete una bella spremuta di arance vaniglia, che addolciscono la giornata e il gioco è fatto!:-)

Con questa gustosa merenda partecipo al contest di Eleonora  di Burro e Miele dedicato al piccolo Matti, dal nome "Fare Merenda mi piace...da Matti", nella categoria merenda salata.


nonché al contest di Roberta, di In cucina con Roberta per il suo contest "A spasso nella Storia"


e al contest ideato da Luna de' "I pasticci di Luna" dal nome "Le ricette della Carestia", nella categoria ricette rivisitate (il pane bianco non era così diffuso durante la carestia)

lunedì 5 marzo 2012

Biscotti occhi di bue a colazione .... o anche a merenda!

Tra le tante cose preparate la settimana scorsa, voglio iniziare la settimana con un ricetta semplice, che potete fare insieme ai vostri bambini e mangiarli insieme a loro: sono buoni per grandi e piccini.
Riccardo li ha preparati quando aveva neanche 15 mesi: ricordo ancora il giorno, 4 Ottobre 2006.
Le maestre del nido ci avevano comunicato all'uscita: 
"Il 5 Ottobre è la festa delle maestre. Vi va di preparare qualcosa insieme ai vostri piccoli da regalare alle maestre?" Uhmmmm, che possiamo preparare per queste maestre conosciute solo 10 gg prima? Alla fine ho deciso per una cosa mangereccia.
Così abbiamo preparato insieme la frolla, messa a riposare, l'abbiamo stesa - lui buttava farina per aiutarmi! poi abbiamo fatto i cerchietti e poi quelli più piccoli, infornati, messa la marmellata e anche la nutella, spolverati con zucchero a velo e... voilà, ecco pronto un pacchettino regalo per le maestre insieme alle foto scattate durante la preparazione! Avrei potuto incartare anche Riccardo insieme ai biscotti... era tutto infarinato e continuava a prendere farina dal pacco e a mangiare lo zucchero a velo caduto qua e là...


Questa ricetta è stata trascritta sul mio ricettario almeno 25 anni fa - cavoli come passa il tempo! Avrò avuto 14-15 anni e facevo già i miei primi esperimenti in cucina - dolci soprattutto! L'avevo copiata da un libro di una zia, vissuta in Svizzera, a Basilea, negli anni Settanta, e si era riportata a casa questo libro - tradotto naturalmente in Italiano - ma con ricette tipiche della Svizzera e della Germania. 
Burro a go-go, ma che bontà! 

Buoni a colazione, a metà mattina o a merenda. 
Dopo averli provati sono certa che anche a voi quelli del bar vi sembreranno "finti" - salvo rari casi!



Ingredienti 
(per 18 occhi di bue - diametro 6)

250 gr di farina 00
100 di zucchero + lo zucchero a velo
125 gr di burro
1 uovo
1 scorza di limone
1 bustina di vanillina
(io ho usato qualche goccia di quella liquida)
1 presa di sale
1 cucchiaino da caffè di lievito Paneangeli 


La pasta frolla come al solito la faccio nel Bimby. 
Se non avete lo zucchero a velo, preparatelo prima di procedere all'impasto: 
20' vel. 8-9. Preferibilmente 150gr per volta. 
Quindi procedere all'impasto. 
Mettere nel boccale la scorza del limone, lo zucchero e 50 gr della farina. Polverizzare: 20'' vel. 9. 
Aggiungere il resto degli ingredienti: 20'' vel.5.
Avvolgere l'impasto nella pellicola e lasciar riposare almeno mezzora in frigo. 
Stendere l'impasto in una sfoglia alta non più di mezzo centimetro e ricavatene dei cerchi di diametro 5-6 cm. Vi servono naturalmente basi e cerchi da sovrapporre (quando saranno cotti) in egual numero. 
Cuocere a 180° ventilato per 10' (se il forno non è ventilato cuocere a 200°). 
I biscotti sono pronti quando sono appena colorati. Tirate fuori e lasciate raffreddare.
Spalmate quindi la base a piacere con marmellata o nutella e sovrapponete le basi con il foro centrale, 
già spolverizzate con zucchero a velo.
Tenuti in un contenitore ermetico durano anche una settimana.
Buona merenda a tutti! 


Con questa ricetta partecipo al Contest "Ricette a tutto Butter" ideato da Buhbuhbutter


venerdì 2 marzo 2012

Pane di semola del "mio forno"

Ieri, non so nemmeno io come, mi sono trovata invasa da lievito madre. Allora ho cominciato ad impastare, ma me ne avanzava sempre troppo... impasta questo, impasta quest'altro, ecco cosa ho preparato.... 


Pane di semola, pane bianco, grissini, pan brioche.... 
Mi viene da chiedere a me stessa: 
"ma tu, con tutti gli esperimenti falliti, avresti mai pensato di poter fare così tante cose con il lievito madre - che è praticamente un tamagogi, se non ti ricordi di rinfrescarlo, addio! -?" 
Me lo chiedo, e la risposta è "NO"! 
No perchè non sono figlia di fornai! Quanto ad esperienze di panificazione fatte in famiglia: la nonna materna non l'ho mai conosciuta e la nonna paterna viveva troppo lontana. E poi perchè quando ero piccola io, la consuetudine di fare il pane fatto in casa andava svanendo. Il pane dei fornai era ancora troppo buono e quindi si preferiva acquistarlo già pronto. 
Mi sono sempre chiesta se era buono perché ancora si utilizzavano le ricette di famiglia. 
Poi man mano sempre peggio: adesso vai in cerca del forno migliore e non è sempre così facile trovarne. 
 
Tuttavia, è chiaro, il mestiere del fornaio non si può imparare da autodidatta da un giorno all'altro! Ma lo sfizio di fare del pane in casa, di vederlo lievitare, dargli una forma, sentirne il profumo appena sfornato - che ha già invaso tutte le stanze - mangiarlo caldo... è un'altra cosa! E poi ci prendi la mano e cominci a sperimentare, misceli le farine, prendi appunti, provi e riprovi! E poi ecco che comincia ad assomigliare a qualcosa che ti piace! 
 
L'utilizzo poi del lievito madre è un grande salto di qualità: il pane profuma della farina che hai messo dentro e mai di lievito di birra! Certo non ha il profumo del pane cotto nel forno a legna che prende anche il profumo del tipo di legna che metti dentro che brucia dentro, però vabbè, mi accontento e mi diletto a portare in tavola il pane appena sfornato, con una percentuale di semola che fa il pane bello da vedere e morbido da mangiare. Simile a quello che mangiavo da bambina!:-)
 
E qui la mia ricetta! 

Ingredienti 
(per 2 filoncini da 450gr)
200 gr di farina di Kamut
350 gr di Farina di Semola
350 gr di acqua
20 gr di olio
1 cucchiaino di zucchero
120 gr di lievito madre.
10 gr di sale

Premetto per chi non ha mai utilizzato il lievito madre. Prima di fare il pane dovete rinfrescare il lievito. Visti i miei fallimenti negli impasti manuali, io delego il Bimby a fare per me! Ma chi non ce l'ha può sempre provare manualmente.
Procedo in questo modo: peso il lievito madre. Metto la stessa quantità, ma di acqua, nel boccale e porto a 37°, 1 ' vel. 1.
Aggiungo quindi il lievito madre e il doppio del suo peso di farina: 2', vel. Spiga.
Lasciate che ricresca, tenendolo in dispensa o in forno (spento), coperto da un tovagliolo di stoffa.
A questo punto preparate l'impasto del pane: mettere nel boccale il lievito madre, l'acqua, l'olio e lo zucchero: 30'' vel. 3. Aggiungere le farine e il sale, impastare: 5' vel. spiga.
L'impasto deve essere piuttosto morbido, ma non appiccicoso. Può essere che dipenda dalla marca di farina utilizzata, quindi potete regolarvi un po' a occhio. Mettere l'impasto in un contenitore, coprire e tenere al riparo da correnti o spifferi (in una dispensa o dentro al forno di casa).
Lasciar lievitare tutta la notte o almeno 8-9 ore. A quel punto prendete l'impasto, mettetelo sulla spianatoia infarinata, stendetelo con le mani in modo da ottenere un rettangolo e procedete a fare le pieghe di tipo A:

Pieghe di tipo A
 
Quindi provvedete a fare quelle di tipo B:

Pieghe di tipo B
 
Rimettete nel contenitore e lasciate rilievitare una mezzoretta, quindi dategli una forma a palletta. Lasciare lievitare altre 2-3 ore. 
A questo punto prendete di nuovo l'impasto, mettetelo sulla spianatoia infarinata e senza lavorarlo troppo dividete delicatamente l'impasto in due parti e dategli la forma di un filoncino. Fate dei tagli sopra. Coprite con un canovaccio fino al momento di infornare.
Accendete il forno a 250 gr ventilato e mettete dentro la teglia del forno in modo che si scaldi. 
Quando ha raggiunto la temperatura tirate fuori la teglia, appoggiate sopra i filoncini di pane e infornate mettendo anche un pentolino d'acqua. 
Cuocere così per 10', poi togliere il pentolino e abbassare la temperatura a 220°. 
Dopo altri 10' abbassare la temperatura a 190°. 
Controllare la cottura e lasciar raffreddare in forno spento con lo sportello semiaperto e mettendo i filoncini in verticale. 


La spiegazione è lunga perchè ho preferito dettagliare, ma una volta fatta imparerete a memoria tutti i passaggi e sarà facilissimo!:-)
Questo pane è ottimo sia da mangiare con salumi o quando sarà raffermo fare dei crostini per accompagnare legumi, ma a me piace anche mangiarlo caldo con burro e marmellata o - lo sò, peggio! - con la nutella!:-)  


PS: scusate l'invio fasullo di ieri sera! un ditino è andato sul "pubblica post" un attimo che mi ero allontanata dal computer.... 

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