cos'è casa mia?

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mercoledì 30 maggio 2012

Torte con dinosauri - ancora!

La scuola sta per finire, i compiti cominciano a diminuire e la tentazione di passare il tempo davanti alla TV è sempre presente. Bisogna trovare qualcosa da fare! 
Allora propongo a Riccardo di progettare la sua prossima torta di compleanno, anche se manca ancora più di un mese... ma qui ci vuole sempre molto tempo prima di decidere cosa e come fare. 
Il progetto lo entusiasma come sempre. Sembra che il soggetto sia stato scelto: animali. Adesso cominciamo a lavorare per capire bene quali e in che "contesto" farli stare!:-) 

Così siamo andati anche a rispolverare le foto delle torte dello scorso anno, tutte dedicate ai dinosauri. La prima è stata fatta in occasione della festa con i compagnetti, accompagnata anche da dinosauri di pan brioche; 
la seconda e la terza, che pubblico in questo post, sono state preparate rispettivamente in occasione di un week end dai nonni nelle Marche e per festeggiare il compleanno anche in Sicilia. 

Di base queste due torte sono identiche e la ricetta è come questa.


Il fine settimana nelle Marche è stato all'insegna dei Dinosauri. 
Avevo infatti scoperto qualche mese prima che vicino a dove abitano i nonni c'è un bel parco Dinosauri, "La Valle del drago", con dinosauri ad altezza naturale... 
quale migliore occasione per andarlo a visitare! 
Un bel posto dove si può anche rimanere a fare un pic nic. 


E poi finalmente al mare, ma anche lì bisognava festeggiare ed eccone un'altra, molto più veloce - il caldo e il mare a 100 mt, il sentirsi in vacanza... tutte cose che mal si prestano per avere un po' di pazienza per decorare le torte, soprattutto messe tutte e tre insieme!:-) 
Ma il risultato, almeno a giudicare dalla faccia dei piccoletti, è più che soddisfacente. 

E adesso pronti per la prossima torta di compleanno.......... a presto!


Con queste torte partecipo al contest "Ti regalo una torta", ideato da "Dolci idee e non solo" per avere spunti per la realizzazione della prossima torta di compleanno della sua piccola! 



venerdì 25 maggio 2012

Girelle con crema e uvetta - come quelle del bar!

Ed eccoci pronti per un fine settimana che si prepara bello carico di pioggia! 
Bisogna aspettare ancora per andare al mare... sarà meglio, peggio, non so'. 
Per chi, come me, non è ancora pronta per la prova costume - ma non so' se lo sarò anche tra un mese!:-) - poco male, passerò il tempo a preparare qualcosa di buono. 
Se anche a voi potrebbe passare per la mente di preparare qualche delizia per la colazione di sabato o domenica mattina, quella che vi propongo è una ricettina che si adegua ancora alle temperature, nel senso che non suderete al solo al pensiero di accendere il forno!:-)

Avevo stampato questa ricetta alcuni anni fa - sono veloce, vero, a decidermi? - dal blog di Anice e Cannella. Mi ha subito ispirata molto, ma l'occasione è arrivata quando Riccardo ha espresso il desiderio di volere qualcosa con l'uvetta, che ama tanto. Al link sopra trovate quella originale; io ho apportato delle modifiche e l'ho bimbyzzata". 
Il risultato è stato ottimo - altrimenti non sarei qui a parlarne!:-) 
E quindi, bando alla ciance, siccome la ricetta è lunga, vi presento subito il risultato e la lista degli ingredienti. 



per l'impasto:

220 gr di manitoba
250 gr di farina 00
75 gr di zucchero
5 gr di sale
75 gr di strutto (o burro)
110 lievito madre 
170 ml di latte
170 di acqua 
scorza di arancia (o limone)
1 tuorlo d'uovo
1 cucchiaino di miele

per la farcitura

crema, vedi qui (ne basta meno della metà)

1 albume
3 cucchiai d'acqua
2 cucchiai di zucchero
uvetta, 2-3 pugnetti, (quantità a piacere)
(l'uvetta può essere sostituita da gocce di cioccolata)

Importante: ho usato manitoba "Lo Conte" e farina Bio 00 "Coop". Siccome non tutte le farine hanno la stessa capacità di assorbimento dei liquidi, se usate farine di altro tipo tenetene conto. Magari avranno bisogno di qualche cucchiaio in più di farina. 

Se volete prepararle per la domenica mattina, pronte da mettere in forno, procedete così.
Sabato mattina iniziate l'impasto. 
Mettere nel Bimby la scorza dell'arancia (o del limone), lo zucchero e 25 gr di farina 00 del totale previsto e polverizzare: 20" vel. 9. Tenere da parte. 
Senza lavare il boccale, preparate il lievitino: mettere nel boccale l'acqua, il lievito madre, il miele e 100 gr di farina 00 del totale: 1' vel. spiga, senza tappo. 
Lasciare l'impasto dentro al boccale per circa 1h, o fino al raddoppio. 
Quindi aggiungere tutto il resto degli ingredienti (compreso lo zucchero con la scorza di agrume preparato in precedenza), farine e sale per ultimi: 4', vel. spiga, senza tappo.
Mettere l'impasto a lievitare per circa 1h dentro il forno spento o comunque lontano da correnti d'aria, avendo cura di coprirlo con un panno. Quindi coprirlo con la pellicola e metterlo nel piano basso del frigo fino a sera. 
Preparate la crema e quando sarà fredda tenetela in frigo.

Trascorse circa 10h, riprendete l'impasto e tenetelo fuori dal frigo per circa 30'. Fare le pieghe del primo tipo come indicato qui. Coprire con un panno umido e lasciar riposare per qualche ora. 
Mettete l'uvetta in ammollo in acqua tiepida.

Stendere quindi l'impasto con il mattarello fino ad ottenere uno spessore di mezzo cm. Spalmate un velo abbondante di crema e distribuite sopra l'uvetta o la cioccolata. 
Io ne ho fatte un po' e un po' e alcune solo con la crema.  
Piegare la sfoglia come fosse un rotolo - o come per fare le tagliatelle - e tagliare le girelle con un coltello affilato e fino (tipo quello da prosciutto) con uno spessore di circa 2 cm. Il coltello deve essere affilato perchè l'impasto diventa "scivoloso" avendo anche la crema dentro, altrimenti si fa più fatica.

Allineare le girelle su teglie coperte da carta da forno, pennellarli con l'albume sbattuto e lasciarli lievitare una mezzoretta. Tenerli coperti nel ripiano basso del frigo per tutta la notte e la mattina infornarli a 180° finchè non sono perfettamente dorate. 
Volendo si possono infornare anche la sera stessa, lasciando lievitare 1h invece che 30'. 
La mattina saranno comunque buone, e pronte da essere consumate. 


Per far diventare lucide le girelle sopra, appena sfornate, spennellate con sciroppo preparato con acqua e zucchero, che deve bollire giusto per qualche minuto. 

Il risultato è veramente eccezionale. 


Di girelle ne vengono tante, circa 30. 
Ho provato a congelarle già spennellate di albume e dopo averle lasciate rilievitare per qualche ora. Potete metterle in freezer in un vassoio, e quando sono congelate, metterle in un sacchetto. 
Quando volete utilizzarle, tiratele fuori la sera prima, ponetele in un contenitore  o in un piatto senza sovrapporle e la mattina infornate. 
Anche questa soluzione è ottima! 

Con questa ricetta partecipo al contest "Facciamo colazione insieme" ideato da Erika di "La Erika in cucina"


Buon week end, ovunque voi siate!:-) 









mercoledì 23 maggio 2012

Farro, palamita e carciofi

Non so' a voi, ma a me la rete mi manda un giorno in depressione, che mi viene voglia di cancellare tutto e non esistere più (nella rete intendo), e dall'altra parte trovo che sia una cosa fantastica mettersi in contatto con tanta gente che non avresti avuto mai modo di conoscere e che spesso riempie le tue giornate, pur vivendo a km di distanza. 
In più, è vero che i rapporti diretti saranno anche più veri, ma certe volte trovo che quando si scrive cascano gli scudi che spesso ci facciamo per proteggerci da certe realtà, e siamo più sinceri, nel bene e nel male. 

Così oggi, che per una siciliana in particolare, ma forse a domino anche per tutto il resto d'Italia e per il resto del mondo, è un giorno particolare, voglio utilizzare la rete per ricordare la figura di Giovanni Falcone e della moglie, nonché degli uomini della scorta che insieme a loro, esattamente 20 anni fa, hanno condiviso l'ultimo tratto di strada per poi andare via definitivamente, per mano di gente che non ha dignità, ma solo cattiveria. 
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino rappresentavano la voglia di cambiamento della gente onesta di quest'isola. La bomba non è esplosa solo a Capaci, ma è esplosa nel cuore di tutti noi!  Tuttavia voglio mantenere viva la speranza di un cambiamento, anche se lungo da venire... 
Le loro idee continuano a camminare anche sulle mie gambe! 

E con la ricetta di oggi voglio offrire un tributo alla mia isola condividendo con voi una ricetta che dà lustro ad un pesce come la palamita, spesso ignorato e magari ai più sconosciuto, ma i siciliani che comprano il pesce appena pescato, lo conoscono di certo!:-) Per chi volesse saperne di più sulla palamita, leggete qui o qui.


Questo piatto si presta bene consumato sia tiepido che freddo. 

Ingredienti per 6 porzioni:

400 gr di farro cotto
2 fette di palamita
4-5 olive greche
una decina di pomodorini secchi
pochi capperi
2 carciofi
prezzemolo
menta
 1 spicchio d'aglio, con tutta la camicia
olio evo
sale q.b.

Se utilizzato il farro secco, mettetelo a bagno tutta la notte e poi cuocetelo per il tempo necessario - circa 40' - in acqua salata. Nel frattempo pulite i carciofi, tagliateli a listarelle piuttosto sottili e teneteli da parte in acqua e limone. 
Se avete il Bimby procedete così: mettete dentro al boccale l'aglio e circa 30 gr di olio: 4', 100° vel. 1, antiorario.
Aggiungete quindi i carciofi appena sgocciolati, 150 gr di acqua, il sale o il dado vegetalePosizionate nel contenitore del varoma il pesce. Cuocete 15', Varoma, vel. 1, antiorario.

In un insalatiera preparate i pomodorini, che condirete subito con sale e olio, aggiungete quindi i capperi e le olive nere. Quando anche il pesce sarà pronto spezzettatelo e aggiungete al condimento; quindi aggiungete anche il farro. Aggiustate di sale e olio e aggiungete per ultimo la menta e il prezzemolo. 

Aggiustate di sale anche i carciofi a aggiungete anche a questi un po' di menta. 
Prendete quindi dei coppa pasta, fate uno strato sul fondo di carciofi, riempite con l'insalata di farro, e finite nuovamente con i carciofi. Se non avete i coppa pasta o semplicemente non li volete utilizzare, mettete tutto in un insalatiera.  
Decorate con qualche foglia di menta e qualche pomodorino secco e avrete un piatto indimenticabile! 


Dedico questa ricetta a una siciliana conosciuta per caso qualche mese fa, che oggi mi ha dedicato questa rosa, da lei stessa fotografata, che trovo meravigliosa. 
A mia volta la dedico a tutti i siciliani per bene, che mantengono alto il nome di questa isola con il loro lavoro, svolto in ogni parte del mondo!


Buon Pranzo! 







lunedì 21 maggio 2012

Pastiera napoletana


A tutta pastiera!
C'era il sole sabato mattina che batteva sulla finestra del mio piccolo regno. 
La mia cucina ha una grande finestra che da su un parco (qui una foto scattata appunto da quella finestra durante le nevicate dell'inverno), ma gli alberi sono talmente alti che non lasciano passare i raggi del sole se non solo in questo periodo dell'anno e per qualche ora. 
Così ho approfittato per fare le foto alle pastiere che avevo preparato  il giorno prima. 
Quel sole che illumina per qualche ora la mia finestra mi rallegra sempre, insieme al vociare dei bambini che hanno sempre tanta energia - soprattutto la mattina - e spesso anche un tempismo perfetto: chiederti un bicchiere d'acqua quando sei concentrata a scattare la foto, o venire a litigare per una carta o una figurina sotto le tue gambe. Fa tutto parte del gioco!:-)
Ma quel sole ieri si è oscurato dopo qualche ora.... 
per quanto questo sia un blog che parla di cibo, consumato cotto o crudo, che per molti, compresa la sottoscritta, è uno dei piaceri della vita, non posso non rivolgere un pensiero, anche più di uno, a Melissa, morta ieri nell'esplosione a opera di vigliacchi davanti alla scuola che frequentava e alle altre ragazze rimaste più o meno gravemente ferite, sperando si riprendano in fretta e alle loro famiglie. E naturalmente agli amici dell'Emilia Romagna, che hanno avuto questa sorpresa di svegliarsi all'alba ieri mattina con un terremoto niente male e che stanno cercando di reagire. Che week end.... 
Così stamattina ho deciso appunto di ripartire con qualcosa di dolce. E' proprio necessario!
E se questo strano week end è stato all'insegna dell'amarezza, la vittoria in Coppa Italia del Napoli non poteva che suggerirmi di postare la ricetta appunto della pastiera napoletana appena sfornata - che dedico a tutti i napoletani sparsi in tutto il mondo. 
Le gare sono fatte così: c'è chi vince e c'è chi perde. Senza via di mezzo. Non tengo per nessuna squadra in particolare, ma quando vince una squadra che non ti aspetti, no so', ti da quella soddisfazione in più! Dai, gli juventini hanno vinto lo scudetto.... !:-)

E poi, avevo bisogno di dedicarmi ad una ricetta che mi da certezza della sua bontà essendo stata sperimentata e rifatta almeno una volta l'anno - normalmente per Pasqua - da almeno 15 anni e sempre con ottimi risultati.   
Quest'anno non ero riuscita a prepararla per Pasqua, 
per quanto avessi preparato per tempo gli ingredienti - a parte le cose fresche. 
Ma poteva trascorrere una primavera senza preparare la pastiera?

Quello che riuscite a fare con questa dose
Sono siciliana, ma la pastiera mi piace moltissimo. 
Ho avuto la fortuna di assaggiare quella fatta dalla mani d'oro della mamma di un mio amico in occasione della laurea del figlio. L'ho assaggiata e me ne sono innamorata. 
Ho chiesto la ricetta e mi hanno detto: "segui la ricetta che trovi sul barattolo del grano cotto" - che a Bologna di trovava solo in negozi specializzati, almeno allora era così.
Per quanto potesse sembrarmi strano, ho pensato che era comunque il caso di provarci. 
E così ho fatto. Il risultato è stato quello voluto e da allora preparo la pastiera anche quando trascorro le vacanze di Pasqua in Sicilia, dove tutti hanno apprezzato questa ricetta. E poi è un dolce che si può preparare per tempo perchè è ancora più buono dopo qualche settimana.

Ed ecco la ricetta, che per fortuna mi ero presa la briga di trascrivere sul mio quadernino delle ricette testate, visto che quel grano in barattolo ormai da diversi anni non lo trovo più e no ne ricordo neanche la marca. 

Per fare il quantitativo della foto sopra occorrono:

Ingredienti 

per il ripieno
420 gr di grano saraceno già cotto
100 gr di latte
30 gr di burro (o strutto)
la scorza di un limone
700 gr di ricotta di pecora 
(la ricotta deve essere di pecora, fresca, ma asciutta. 
Questa volta ho utilizzato la ricotta del Caseificio De Juliis)
600 gr di zucchero
5 uova + 2 tuorli
una bustina di vanillina (o vaniglia)
1 fialetta di aroma fiori d'arancio
1 pizzico di cannella, meglio in stecche
10 gr di cedro

per la pasta frolla
500 gr di farina
3 uova
200 zucchero
200 di burro o strutto

per decorare
zucchero a velo

Se avete il Bimby procedete in questo modo: polverizzate 100 gr di zucchero (del totale per il ripieno) con qualche scorzetta di limone e la cannella: 20'' vel. 9 e tenete da parte. 
Senza lavare il boccale procedete all'impasto della pasta frolla come da libro base: 
20" vel. 5 e tenete da parte. 
Senza lavare il boccale mettete alcune scorzette di limone e tritate: pochi secondi a vel. 5-6. Quindi aggiungete il grano saraceno, il latte, il burro: 10', 90° vel. 1, antiorario. 
Quando è pronto - deve essere quasi crema - mettetelo a freddare in un piatto.

Passino 
Nel frattempo preparate la ricotta. 
L'ideale sarebbe passare la ricotta in un passino con le maglie strette - io lo faccio con il "colino" che vedete in foto, per rendere l'idea. 
La ricotta diventerà un crema liscia, senza alcuna presenza di grumi. 

Quindi aggiungete lo zucchero con il limone e la cannella tenuto da parte più il restante quantitativo di zucchero previsto, amalgamando gli ingredienti poco per volta. Quando la ricotta si sarà perfettamente amalgamata con lo zucchero aggiungete le uova, 1 per volta, e i tuorli. 
Quindi gli aromi: la vanillina e i fiori d'arancio. 
Stendete la pasta frolla nelle teglie che avete deciso di utilizzare, tenendone da parte un po' per fare le decorazioni sopra.  
Questa volta ho deciso di preparare 12 mini pastiere nella teglia per muffin + due pastiere più grandi fatte in teglie di 22 e 24 cm. di diametro. 

Mini pastiere
A questo punto il grano sarà freddo e potrà essere aggiunto alla ricotta. Riempite gli stampi che avete preparato con la pasta frolla, in modo da avere un ripieno massimo di 3-4 cm. 
Preparate le strisce e decorate la pastiera.
Cuocere a 170 gr per circa 1h, o fino a quando le striscette di pasta frolla non avranno preso un bel colore dorato.

A fine cottura lasciate la pastiera dentro al forno spento per 5' e poi altri 5' con il forno aperto a fessura. Quindi lasciate intiepidire prima di toglierla dalla teglia. Spolverizzate con zucchero a velo e .... buona pastiera a tutti! 

L'interno
Importante: utilizzando due accortezze, la pastiera si manterrà anche per 10 giorni: la prima è che la ricotta deve essere asciutta e il ripieno deve quindi risultare denso come una crema; la seconda è che bisogna far raffreddare la pastiera su una griglia e metterla in un vassoio solo dopo alcune ore. 
Eviterete così che si crei umidità sulla base che potrebbe diventare muffa. 

Con questa ricetta partecipo al contest "Geografia in tavola: ricette d'Italia", ideato da Danita di "Le leccornie di Danita"


e al contest "I dolci e ... la ricotta" ideato da Laura di "Pane e Olio"







giovedì 17 maggio 2012

Pasta di primavera

Non so' se trovate che ci sia un fondamento in quel che sto per dire,
 ma qualche giorno fa mi è ricapitato di pensare a come doveva essere la cucina, 
quella italiana come quella nel resto del mondo, nei secoli passati. 
Se si pensa che il pomodoro è oggi alla base della dieta mediterranea, 
ma che è arrivato in Europa solo dopo la scoperta dell'America e sono stati necessari parecchi decenni prima che si utilizzasse regolarmente nelle nostre cucine... 
così come le patate, le melanzane e tanti altri prodotti. 
Inoltre non conoscendo o non avendo i mezzi per conservare i prodotti della bella stagione, 
ci si preoccupava d'inverno di seminare o piantare ortaggi che resistessero al freddo - 
tutta la famiglia dei cavoli per esempio. 
E l'essere costretti allo stesso prodotto per una stagione intera doveva portare necessariamente a mettere in moto la fantasia e a tirar fuori piatti cucinati in maniera diversa, che spesso sono diventati la delizia delle nostre tavole moderne. 

Ritengo per questo modo di vivere, per quanto restrittivo, 
portava l'uomo a vivere più a contatto con la terra, a rispettarla per i frutti che offriva. 
Era una ricchezza che a noi manca. 

Anche le cotture dovevano essere piuttosto semplici. 
Non esisteva il microonde, le uova andavano montati a mano, il sale come molte spezie avevano prezzi inaccessibili, il forno a legna non si poteva accendere tutti i giorni! 
Senza voler dare a questi aspetti un carattere romantico - perchè sicuramente la vita di oggi è molto più semplice - ma trovo che provare a vivere come nel passato - neanche tanto lontano - almeno per quel che riguarda la nostra spesa quotidiana di frutta e verdura farebbe bene a tutti, a noi e all'agricoltura! 

Per questo oggi vi propongo una ricetta semplice con prodotti di stagione: 
asparagi e le prime zucchine (erano più grandi i fiori che le zucchine). 
Ma raccolte direttamente dal campo e portate a casa. Così come tutto il resto. 


Provatela, e non vi pentirete di fare un salto nel passato!:-) 
Buon pranzo

Ingredienti per 4 persone: 

360 gr pasta tipo casarecce
1 cipollotto
un mazzetto di asparagi
4 zucchine novelle 
e i loro fiori
menta 
(io uso una tipologia siciliana) 
latte q.b.
sale
olio evo q.b.

Esecuzione.
Spezzate gli asparagi facendo dei bastoncini lunghi 4-5 cm, finchè non si rompe più perchè la parte finale è più dura, e mettetele in acqua. Lavate le zucchine e i loro fiori, tagliatele a metà per il lungo e affettatele. Lavate il cipollotto. Mettete a bollire l'acqua per cuocere la pasta. Prendete una padella abbastanza capiente in cui potrete successivamente mantecare la pasta. Versate  l'olio e mentre comincia a scaldare aggiungete il cipollotto affettato.
Quindi aggiungete gli asparagi, le zucchine e i fiori tagliati grossolanamente. 
Fate rosolare a fuoco medio, aggiustate di sale, 
quindi versate qualche cucchiaio di latte, coprite con il coperchio. 
Fate cuocere a fuoco basso per circa 10'. 
Se necessario aggiungete qualche mestolo di acqua di cottura.
Cuocete la pasta nell'acqua per metà del tempo necessario. 
Versate quindi nella padella la pasta, aggiungendo un po' d'acqua di cottura - non esagerate, aggiungete inizialmente qualche mestolo d'acqua e poi man mano regolatevi - 
e coprite con il coperchio affinchè oltre a mantecarsi possa finire di cuocere. 
Prima di servire spolverare con abbontante menta 
e guarnire il piatto con qualche ciuffo di menta medesima. 

A piacere si può aggiungere parmigiano o se preferite, pecorino. 

Con questa ricetta partecipo al contest "I colori della primavera" ideato da Lucy di "Ti cucino così"


e al contest "5 solo 5" del blog "Leivinvita"




lunedì 14 maggio 2012

Frutta e verdura: "sculture" alternative!

Gli scultori spesso raccontano che le loro opere non sono altro che
 quello che loro vedevano dentro alla pietra che si sono trovati di fronte e che 
non hanno fatto altro che lavorarci intorno, togliendo il di più!  
E' quello che mi è capitato di pensare ieri, al laboratorio "Cibi Artistici" 
che abbiamo fatto per i bambini insieme al mio amico Julio Padron,
 nell'ambito della manifestazione di "Albano in... cucina". 
Mi aveva inviato qualche giorno fa la lista della spesa - lui si era naturalmente preoccupato di trovare le idee da sviluppare al laboratorio (è lui l'artista!:-)), io ho eseguito diligentemente... ma quella cesta piena di arance, limoni, patate, carote ... che cosa ci avremmo tirato fuori? Eppure ci abbiamo tirato fuori delle cose molto carine!
Non ho foto di ieri - e spero che qualcuno me ne invii qualcuna.
Ma ieri mi è piaciuto talmente tanto che oggi l'ho riproposto ai miei due piccoletti, visto che ero tornata a casa con quello che era rimasto del laboratorio e con le verdure che avevamo disposto sulle tavole apparecchiate come nei secoli andati. 
Riccardo e Alessandro avrebbero naturalmente voluto partecipare anche ieri, ma erano tornati a casa perchè troppo stanchi dopo la mattinata trascorsa correndo e scorazzando per il cortile e il giardino di Palazzo Corsini e poi, dopo essersi impegnati nel primo laboratorio con i "Materiali Naturali" - carbone, gesso, terra, pietra. 
Alessandro soprattutto si era "appassionato" talmente tanto che è uscito lui stesso nero come il carbone, miscelato al gesso e alla polvere della pietra su cui avevano fatto i geroglifici.....

E così oggi abbiamo fatto il nostro laboratorio di "Cibi artistici" a casa. Ed ecco i risultati! Naturalmente queste sono idee che abbiamo trovato qua e là girovagando su internet, ma mentre li facevamo già ci venivano in mente altre cose... insomma: 
mettiamo in moto la fantasia e non fermiamoci più!
Riccardo si è impegnato moltissimo a intagliare la sua tartaruga e Alessandro, con la scusa di fare delle strisce di carote alla fine ha deciso di mangiarne una: il miracolo di "toccare il cibo"! 
Idee carine per abbellire le nostre tavole! 







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sabato 12 maggio 2012

"Albano in... cucina" e tanto altro ancora!

Mi manca molto il mio blog! Era diventato un appuntamento fisso, quasi quotidiano. 
Ma nell'ultimo mese mi sono dedicata all'organizzazione
 dell'evento "Albano in...cucina" e, per quanto ho tanti nuovi piatti da condividere in questo spazio, non ho proprio trovato il tempo per farlo, se non sporadicamente. 
Dalla prossima settimana sarò un po' più presente!:-) 

Dal momento che non ho avuto modo di condividere le ricette con voi, condivido almeno l'evento organizzato. Per chi fosse in zona volesse trascorrere una domenica ai Castelli Romani... vi aspetto!:-)



Di seguito il programma di Domenica 13 Maggio, della manifestazione Albano in...cucina, che si svolgerà presso Palazzo Corsini, comunemente conosciuta come la sede Asl di Albano e del Centro Anziani, sito in Borgo Garibaldi 12 (è sempre l'Appia, ma in quel tratto si chiama via Borgo Garibaldi).

Indicazioni per raggiungerci.

Per chi arriva da Ariccia lo trovate a sinistra, all'altezza del Palazzo di Villa Ferrajoli, attualmente Museo Civico, prima di entrare nel centro storico di Albano.
Per chi viene da Roma bisogna superare il corso centrale di Albano e ci trovate subito dopo il teatro Alba Radians.
Un manifesto della locandina sarà posto davanti al Palazzo. Siamo nel cortile interno. Seguite le indicazioni che vi portano ai parcheggi lungo le strade di Albano.

Se volete, diffondete anche tra i vostri amici.
E per i laboratori di grandi e piccini (tutti gratuiti), prenotatevi per tempo:

  • Maria Luisa Orlando: 06 9324749 - 329 4832525 - ml.orlando@hotmail.it
    Le prenotazioni possono essere effettuate anche domenica mattina, direttamente al punto info del Comitato di Quartiere Roccolo-Villa Ferrajoli che sarà presente con uno stand a Palazzo Corsini, ma non è assicurata la disponibilità.
A domenica.
Programma

Nel cortile di Palazzo Corsini troverete, oltre allo stand del Comitato di quartiere Roccolo-Villa Ferrajoli che, essendo responsabile per l'organizzazione dell'evento sarà anche un punto info (qui troverete anche le informazioni relative ai ristoratori che hanno aderito alla manifestazione stilando un menù dedicato), la scuola di Morena “Fontanile-Anagnino”, che porta avanti da alcuni anni il progetto sull'orto a scuola, così importante per recuperare il contatto con la terra e riscoprire i tempi lenti della natura e le bontà che ci offre se sappiamo aspettare. Porteranno le loro piantine di erbe aromatiche e ortaggi vari pronti per il trapianto per la stagione estiva e fiori; Bioalchimie , bistrò sito ad Albano Laziale, via San Filippo Neri, 16, votato esclusivamente ai prodotti bio e all'attenzione per gli intolleranti ai vari alimenti (glutine, lattosio etc), per l'occasione ha voluto far parte del gruppo nel cortile di Palazzo Corsini offrendo cucina di strada con le medesime caratteristiche; l'Azienda Agricola Biologica Rosa Pacioni di Aprilia, ci offrirà la possibilità di avere prodotti bio e rigorosamente solo di stagione. Li troverete fino alle 15.00; Mauro Vidili , cuoco associato all'associazione cuochi italiani, ci darà la possibilità di gustare cucina di strada tipica romanesca e anche rivisitata. Lo vedremo all'opera alle 18.00 (vedi sotto) con il supporto di Bimby Vorwerk , che sarà presente con uno stand informativo con le incaricate presenti sul territorio. Potrete inoltre assaggiare i GelatiDivini, che oltre ad essere deliziosi, sono preparati tutti con basi di vino o di mosto, geniale idea del suo autore Roberto Troiani, che sarà con noi tutto il giorno, anche con un piccolo laboratorio (vedi sotto).

Inoltre troverete un'esposizione di taglieri artistici a cura di Julio Padron e le tavole apparecchiate, con le caratteristiche dell'antica Roma, del medioevo e del Rinascimento in collaborazione con la d.ssa Barbara Cardinali fino allo stile country in voga attualmente, a cura di Ilaria di Filomania di Albano.
uno dei taglieri che saranno esposti a Palazzo Corsini

Anche le scuole della città hanno contribuito alla manifestazione. I bambini di alcune scuole elementari (Cecchina, Murialdo, Collodi) hanno preparato dei quaderni con le ricette di famiglia che più amano, trascrivendole di proprio pugno e spesso disegnando il piatto. Saranno disponibili presso lo stand del Comitato Roccolo-Villa Ferrajoli. 

Ore 11.30: dalla tavola dell'Antica Albanum a quella della moderna Albano. Conversazione, con Giorgio Fiandesio e con la partecipazione dell'attrice Martina Anedda.

Giorgio Fiandesio, nel suo racconto, ci farà scoprire come la continuità nell'utilizzo di prodotti e tecniche di cucina dall'Antica Roma in poi, all'inizio del XIX sec ha dato vita a quella comunemente codificata come cucina romanesca, che include la cucina di Roma e del Lazio.

Al termine della conversazione verrà offerto il mulsum come aperitivo, accompagnato da uova sode, formaggio pecorino e caciofiore del Caseificio De Julis , frutti secchi come in occasione della gustatio delle cene dell'Antica Roma.

Dalle 15.30 alle 19.00: Laboratori dedicati al cibo:

PER BAMBINI

15.30 ALLE ORIGINI DELL'ARTE : saranno disponibili materiali naturali come il carbone, la pietra, il gesso, le varie sfumature della terra al fine di far sperimentare ai bambini l'utilizzo di tecniche artistiche che risalgono alle prime forme d'arte conosciute. Dur ata: 1h; ETA' 5-12 anni.
16.30 CIBI ARTISTICI . Frutta, verdura e altri prodotti alimentari saranno utilizzati per composizioni artistiche. I lavori, sia individuali che di gruppo terranno conto dell'età dei bambini presenti. Durata: 1h, ETA': 3-12 anni
17.30 LABORATORIO SCIENTIFICO DI BIOLOGIA NUTRIZIONALE: attraverso il microscopio scopriamo le caratteristiche di alcuni alimenti: acqua, minerali, carboid rati, fibre. Durata 1h, ETA': 8-12 anni
PER ADULTI:
15.30 - 16.30: Functional Food: gli alimenti che hanno effetti positivi su una o più specifiche funzioni dell'organismo con che effetti si esplicano quando questi cibi vengono consumati in una normale dieta alimentare. Salvo però... la d.ssa Antonella Eutropi, biologa-nutrizionista, spiegherà come questo nuovo concetto che la scienza della nutrizione sta adottando non può sempre essere considerato "magico" per la salute.
16.30 - 17.00: Come nasce un gelato al vino Roberto Troiani, autore dei suoi Gelati Divini, 
che sarà presente tutto il giorno nel cortile di Palazzo Corsini, dedicherà questo tempo per spiegare come è arrivato a questi particolarissimi gusti utilizzando vini e mosti. L'intervento prevede la degustazioni del gelato.

17.00 - 18.00: La d.ssa Barbara Cardinali, archeologa e collaboratrice del Museo Civico di Albano Laziale, specializzata nel settore della cultura gastronomica dall'Antica Roma fino al Rinascimento, ci parlerà degli usi, costumi intorno alla tavola e delle evoluzioni anche nei prodotti utilizzati.

18.00 - 19.00: Mauro Vidili , cuoco associato alla Federazione cuochi, oltre ad essere presente tutto il giorno presso il cortile di Palazzo Corsini preparando cucina di strada, preparerà piatti tipici della tradizione fornendo anche utili consigli sulla scelta del prodotto adeguato per ottener il miglior risultato.

19:00 - 20.00:
L'EVENTO SI CONCLUDERA' CON DEGUSTAZIONE DI PIATTI TIPICI PREPARATI E 
OFFERTI DA PRIVATI E RISTORATORI DI ALBANO. Chi volesse aderire è il benvenuto!:-)
Di seguito gli esercizi che hanno partecipato ad "Albano in...cucina" preparando menù dedicati. 
1 - Boozer Cafè, American bar, via Cavour, 27, tel. 06 9323983

due proposte primaverili: 

- Tortino ai carciofi, pollo all'Argenteuìl con asparagi, fragole con panna con Passerìna del 


Frusinate di M.Giuliani, €18.00;

- Vignarola, spaghetti alle zucchine, crostata con frutta con Malvasìa puntinata La Certosa, 

€ 15.00


2 - Fiucci, via A. De Gasperi, 45 347 7674290


Tagliere di salumi e formaggi, un bicchiere di vino e pane: € 10.00 


3 - Osteria La Vignetta, via della Vignetta, 12, tel. 06 93269447

Antipasto con salumi, porchetta, formaggi, trippa alla romana, bruschetta, primo piatto, 1/4 

vino, 1/2 di acqua: € 15.00.


4 - Pizzeria-Tavola Calda Pizzatime, p.zza Risorgimento 4-5-6, Tel. 348 1729331 - 

06 9323005 Pizza no-stop € 10.00, compreso bevanda.


5 - Ristorante Beccofino, via Fleming, 4 (menù anche senza glutine), 06 937820309/ 328 

4728861; I pezzetti (frittelle di verdure), Maccheroni con ricotta, salsicce e basilico, Polpette 

casalinghe alla romana (preparata con bollito di carne), Crostata di visciole. €25.00, acqua e 

vino compresi


6 - Ristorante Donna Vittoria, via dei Cappuccini, 12, tel. 06 9321018

Culatello stagionato con funghi porcini sott'olio, Tagliolini con punte di 


asparagi e guanciale affumicato, Saltimbocca alla romana, piselli al 


prosciutto, Fragole alla panna, Dolci al carrello, caffè, vino dei Castelli, acqua 


minerale: € 30,00


7 - Ristorante L'Antica Abazia, via San Filippo Neri, 19, tel. 06 9327187

Tonnarelli cacio e pepe o Fettuccine alla vignarola; Abbacchio scottadito o 


Scaloppine ai porcini; Patate arrosto e insalata mista; Zuppa inglese o 


Millefoglie alla crema chantilly; Vino bianco, acqua, piccola pasticceria incl. 


€ 25,00


8 - Ristorante La Galleria di Sopra, L.go Murialdo, 9, tel. 06 9322791

Aperitivo: crema di ramoracce, verdure croccanti, ... bollicine; La parmigiana in 


due versioni, i suoi ingredienti, il calice; Primi: gnocchi di patate viola, 


vignarola; Secondi: petto d'anatra, cesanese e mele, frigitelli; sorbetto di 


fragole; dessert: tiramisù espresso in calice e gelato al caffè bianco. € 40,00, 


vini esclusi.


9 - Ristorante Rosmarino, corso Matteotti 202. 06 93269343

Antipasto all'Italiana, Pasta alla norcina o alla norma, arista o scaloppina al limone, 

contorno del giorno, dolce della casa, vino e acqua incluso: € 20.00. 


10 - Trattoria Le Quattro Stelle, via San Francesco, 20. Tel. 06 9321938

Fiori di zucca fritti e pane alle noci, Tonnarelli cacio e pepe o Pappardelle ai carciofi, Trippa 

alla Romana o Abbacchio scottadito o Coda alla vaccinara, Patate al forno, Verdura di 

stagione, Acqua di Nepi, Vino Cantina Volpetti, Fragole al limone, Biscottini con marsala: 

€ 20.00


11 - Trattoria-Osteria La Rotonda, via Rotonda 14. 06 9325321

Primo, secondo, contorno 1/2 acqua: 10€; Antipasto, primo, secondo, contorno, 1/2 

acqua, 1/4 vino: 15€. 


12 - Trattoria Sentimpò, via Don Minzoni, 4, tel. 06 9321309

Antipasti: fritti misti e bruschetta, Ravioli ricotta e spinaci o Pappardelle; Saltimbocca alla 

romana, patate fritte, Crostata alla frutta. € 20.00

domenica 6 maggio 2012

Parmigiana di carciofi

I carciofi? Sono tra i cibi che adoro! 
Li apprezzavo già da piccola. Quelli che mi piacevano di più erano quelli ripieni. 
Quando ho cominciato a cucinarli per conto mio ai tempi dell'università.... 
diciamo che mi ci è voluto un po' prima di capire come pulirli,
come fare in modo che rimanessero solo le foglie tenere... 
Tuttavia, mi piacciono talmente tanto che prova e riprova... 
alla fine ho ottenuto i risultati desiderati! 
Avendoli a disposizione stagionalmente non è stato così facile, 
i miglioramenti arrivavano un anno dopo l'altro ma, lo sappiamo, 
in cucina la pazienza e la costanza sono le cose che pagano di più. 

Quello che vi propongo oggi è una ricetta che ho provato per la prima volta, 
ma che mi è piaciuta particolarmente. 
Stavo girovagando sui vari blog e vedo un titolo di una ricetta... "parmigiana di carciofi"! 


"Uhmmm", ho pensato, "devono essere squisiti!" 
Non ho neanche letto la ricetta, mi sono diretta nel mio "regno" sapendo di avere a disposizione tutti gli ingredienti: carciofi, mozzarella di bufala, pomodoro, parmigiano..... ok si va'! 
Di seguito foto e ricetta... per come ho deciso di farla, a modo mio quindi... 


Ingredienti per 4 porzioni:

8 carciofi non molto grandi
passata di pomodoro 
(io utilizzo quella fatta in casa) 
150 gr. di mozzarella 
(ho usato quella di bufala, 
ma va bene sicuramente anche fior di latte)
parmigiano grattugiato a piacere
uno spicchio d'aglio
prezzemolo
1 uovo
2 cucchiaini da té di fecola di patate
olio evo
1 limone
sale q.b.
pan grattatato


Esecuzione:

Pulire i carciofi, tagliarli a fettine e metterli in acqua dove avete spremuto mezzo limone. 
Se non usate i guanti per pulire i carciofi, di tanto in tanto passate le mani nel limone spremuto così non vi si macchiano. Io li tengo anche 1h in acqua. 
Quindi prendete una padella capiente, meglio se antiaderente, e mettete a scaldare un velo di olio evo. Quando è caldo mettete i carciofi a soffriggere a fuoco medio. 
Nel frattempo in una ciotolina sbattete l'uovo con la fecola e un pizzico di sale. 
Man mano che i carciofi sono pronti - non li ho propriamente fritti, ma ripassati appena nell'olio e quindi rimangono comunque morbidi e dorati - metterli caldissimi nell'uovo. Aggiungere anche gli altri carciofi man mano che sono pronti. 
Quando finite con i carciofi, nella stessa padella mettete la passata di pomodoro con lo spicchio d'aglio, sale e olio a crudo. Lasciar cuocere 10-15'. Non si deve addensare troppo. 
Spennellate con l'olio una teglia antiaderente - questa quantità andava bene per una teglia 20x20 - spolverate con pangrattato. 


Quindi fate uno strato di carciofi, quindi pomodoro, parmigiano, mozzarella e prezzemolo tritato.



 Fate un secondo strato uguale e finite con prezzemolo tritato, pangrattato e un filo d'olio.


Infornate 20' a 200° e... 


portate a tavola questa bontà di primavera, da leccarsi i baffi!!

Con questa ricetta squisita, facilmente trasportabile, buona anche tiepida o fredda, partecipo al contest "Portami con te" ideato da Simo di Pensieri e Pasticci







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