cos'è casa mia?

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venerdì 27 luglio 2012

Un mare di cous cous... vegan!


Abbiamo atteso a lungo che le temperature si alzassero! Poi si sono alzate e sono arrivati tutti i personaggi mitologici .... Caronte, Minosse e non so' chi altri... chi a portare caldo, chi a portare freddo... chi non vedeva l'ora, chi diceva che era troppo, chi fugge in montagna .... tuttavia questo è, non possiamo fare molto! 

Oppure si, qualcosa possiamo! Intanto vedere gli aspetti positivi!:-) 
Per me - sarà stupido - ma l'aspetto positivo è che d'estate non devo stendere e piagare decine di calzini.... I bambini stanno in casa in mutande e canottiera. Ci si veste in un secondo: maglietta, pantaloncini e sandaletti e sono già a posto! Se devi spostarti puoi partire anche con pochi cambi, tanto lavi e si asciugano in un baleno. Si riducono quindi anche i bagagli... in compenso c'è la borsa per il mare, i giochi e non so' che altro. Va tutto bene, tanto si parte per le vacanze! 

Cos'altro ha di positivo questo caldo? Il caldo ci porta un orto pieno di colori: zucchine, peperoni, melanzane, cetrioli, pomodori... e poi tanta frutta: pesche, angurie, meloni, fichi, e poi l'uva.... Insomma il caldo è una benedizione per il cibo che portiamo in tavola. E poi tutte queste verdure si prestano bene ad essere preparati in mille modi, per tempo, anche consumate fredde...

Va bene tutto, ma la quotidianità certe volte ci soffoca. La mente vaga, avrebbe voglio di fuggire. Il caldo peggiora la situazione. Personalmente mi piace andare in vacanza vivendolo quasi sempre come una fuga reale: "basta cell., di certo in 10 gg non succederà nulla di grave, non c'è bisogno di raccontare tutti i giorni dove sei, cosa hai fatto". Ogni contatto con chi è rimasto a casa è un riportarti alla quotidianità, quella quotidianità da cui sei fuggita e tutte le volte sembra che riazzeri la vacanza e devi ricominciare da lì la fuga! Per questo, sarò strana, ma in vacanza, soprattutto se sono all'estero, mi dimentico di tutti, salvo nell'acquistare qualche souvenir per amici e parenti. 
Ogni tanto qualcuno chiama - le mamme soprattutto - e chiedono: "ma dove siete!" Mi sembra un risvegliarmi: "oddio dove sono?" "Ah, si, sono in vacanza, ok stiamo tutti bene!" 

Ma quale più bel sogno di quello di fuggire per mare?

E così, mettendo insieme i tre suddetti ingredienti - la voglia di preparare un piatto per tempo, di prepararlo con le delizie di stagione che diventano il mare su cui navigare ..... mi ispiro ad Ulisse, che andò per mare e nessuno per anni sapeva se mai l'avrebbero rivisto! 

Mi sono fatta ispirare dalla presentazione di Cooking Elena, che trovate qui. E quando mi sono trovata per le mani una melanzana che volevo fare ripiena, la mente l'ha trasformata in una barchetta, come quelle di legno dei pescatori.... 




Ingredienti per 2 persone:

1 bicchiere di cous cous
2 melanzane medie
1 zucchina
basilico
menta
pomodorini
sale
olio evo

Preparate le melanzane. Una delle due tagliatela a metà, dal lato lungo. Scavatela, mettete poco di sale grosso e lasciate che tolga l'acqua. 
Tagliate il ripieno ricavato a tocchetti, mettetelo in uno scolapasta, insieme all'altra melanzana che taglierete a metà, ricavate 4 fette dalla parte centrale, e il resto tagliate a dadini, mettete sempre un po' di sale e lasciate a togliere l'acqua. 

Nel frattempo, tagliate a dadini le zucchine e ripassatele in padella con poco olio. Devono rimanere croccanti. Quindi tagliate a tocchetti anche i pomodorini, salate e tenete da parte. 
Mettete il cous cous in un'insalatiera e preparatelo come da istruzioni che normalmente trovate sulla scatola. Il mio prevedeva stessa quantità di acqua calda e cous cous - quindi 1 bicchiere di cous cous e 1 di acqua, più un cucchiaio di olio - e lasciate "rinvenire". 

Quindi lavate e asciugate le melanzane. Friggete prima le fette; poi le barchette - prima l'esterno e, quando saranno morbide anche l'interno - quindi il ripieno. 
Aggiungete al cous cous tutti gli ingredienti: zucchine, melanzane (a parte le barchette e le fette), pomodorini, menta e basilico. Aggiungete ancora poco olio se necessario. 
Tenete ad insaporire in frigo, preferibilmente tutto il giorno o tutta la notte. 

Quindi in un padellino antiaderente scaldate appena il cous cous - giusto per togliere il freddo del frigo ed esaltare i profumi. Riempite le barchette e ponete al centro uno stecchino in cui avrete infilzato le fette di melanzane in cui avrete avvolto un pezzetto di pomodoro, e utilizzate una foglia di basilico per creare la vela in alto. 

Un piccolo segreto: ponete un pezzetto di pomodoro come base, "nascosto" nel cous cous, e infilzate sopra lo stecchino. Questo vi servirà per dargli una base "più solida". 

Ponete il resto del cous cous condito sulla base e poggiate sopra la vostra barchetta, in partenza per i vostri viaggi da sogno e degustate.

E mentre lo assaporate pensate a come potrebbe essere un viaggio senza meta! Solo nella speranza che il vento vi porti su un'isola da sogno... ! 
In fondo, per quanto la società di oggi tenda a volere tutto organizzato, sapere cosa, dove, quando, come e perchè ... la vita è tutta un sogno, e non sai cosa ti aspetta! Bisogna solo controllare il vento, direzionare le vele, affrontare le tempeste per poi godere del sole e del mare calmo e cristallino.... 

Buon Agosto a tutti, a chi è già tornato, a chi non è partito, a chi aspetta di partire!:-)  





















giovedì 26 luglio 2012

Pasta con i fagiolini e pomodori


E dopo tanti piatti a base di fritture varie, facciamo pausa e torniamo a qualcosa di più leggero. 
Questo piatto "casalingo" - nel senso che difficilmente ve lo proporranno al ristorante - che in Sicilia è piuttosto tipico, è facilissimo da preparare, semplice e saporito allo stesso tempo. Quest'anno ho coinvolto anche i miei cucciolotti - a casa dalla scuola - a "spuntarli" e lo fanno come un gioco. Così come adorano sgranare fagioli e piselli. 


Il contatto con il cibo crudo per loro è una nuova scoperta. Fino a che non gli ho fatto sgranare i fagioli e i piselli non avevano idea da dove venissero fuori, se crescevano così direttamente sugli alberi o altro. Curiosi come sono hanno cominciato a chiedere com'è fatta la pianta, quando crescono e tutto il resto. 
I loro gusti nel mangiarli sono diversi: Alessandro preferisce i fagioli (borlotti), Riccardo mangerebbe quintali di fagiolini. Però, anche se un po' meno volentieri, mangiano anche quello che prediligono meno. Quando ho deciso di fotografare questo piatto per pubblicarlo sul blog ho fotografato il piatto che avevo preparato per Riccardo - visto che nel suo piatto posso abbondare con i fagiolini!:-) Lui l'aveva già portato in tavola, tutto contento che non vedeva l'ora di metterci dentro la forchetta, ma contento di sapere che l'avrei fotografato per mettere la ricetta sul blog. Si interessa molto a quello che pubblico qui. E quando preparo un piatto e lo porto in tavola, se non mi vede con la macchina fotografica è lui che me lo chiede: "mamma, questo non lo devi fotografare?" Ho degli assistenti molto validi devo dire!:-) 

Questa la ricetta per 4 persone:

300 gr di fagiolini
2 pomodori da sugo
320 gr di pasta (spaghetti o casarecce è meglio)
olio evo
aglio
menta o basilico fresco

Versione con gli spaghetti
Spuntare i fagiolini, lavarli e cuocerli a vapore. Io li preparo col Bimby. Mettere nel boccale 750 gr di acqua e sale; posizionare il cestello con dentro i fagiolini. Cuocere 10' vel. 1, 100°.
Quando saranno pronti, mettere in una padella olio e lo spicchio d'aglio a pezzetti. Aggiungere i fagiolini fatti a tocchetti e ripassarli nell'olio. Aggiungere i pomodori a tocchetti, regolare di sale e far cuocere con il coperchio a fuoco basso. 

Quindi riportare a 100° l'acqua nel boccale e cuocere la pasta per la metà del tempo indicato. Quindi trasferire la pasta in padella e lasciare che finisca di cuocere aggiungendo un po' d'acqua di cottura. 


A cottura ultimata aggiungere basilico o menta fresca e servire. Qualcuno la preferisce con l'aggiunta di parmigiano. A noi piace così perchè il sapore delicato sarebbe coperto dal sapore del parmigiano.

Alla prossima!:-) 


























lunedì 23 luglio 2012

Involtini melanzane ripieni di pasta




Che buoni questi involtini! La prima volta che li ho mangiati avrò avuto 8 o 9 anni. Già adoravo le melanzane cotte in tutti i modi. Devo dire che mia mamma sulle melanzane è imbattibile e forse per questo io ne mangiavo in quantità in qualsiasi modo li preparasse. Ma avrò modo di parlarne più avanti.... 
Dicevo... questi involtini li abbiamo mangiati per la prima volta a pranzo da persone che i miei genitori avevano conosciuto in quel periodo. Come spesso capita, tra donne, ci si scambiava ricette e conoscenze. E la signora aveva osannato questi involtini che preparava. Alla fine ci ha invitati a pranzo una domenica e .... uauuuuuuuu.... aveva ragione! Che bontà... 
Uno tira l'altro. 

Tanto buoni, come - come ogni cosa che si rispetti - tanto lunghi da preparare. Se pensate di prepararli per 10-15 persone... insomma, vuol dire che solo per questi ti servono 4-5 ore. 
Tuttavia non può passare l'estate senza prepararli almeno 1 volta. E se volete cogliere l'occasione di prepararli in questi giorni che non si prevede esattamente nè bel tempo, né tanto caldo, e non volete far passare un giorno di ferie senza far nulla... non ve ne pentirete di sicuro!:-)

"Quella volta" già quest'anno "è stata"! Chissà quindi, magari c'è speranza di rifarli.... 



Passiamo quindi alla ricetta:

Ingredienti per 4 persone:

3 melanzane piuttosto grandi (ma non enormi; a occhio devono essere almeno 10 cm di larghezza e un po' di più di lunghezza)
8 pomodori da sugo
180 gr di pasta lunga (io ho usato spaghetti alla chitarra)
ricotta infornata
basilico
aglio
sale 
olio evo

Tagliare le melanzane a fette di 1/2 cm, metterle in uno scolapasta a strati. Ad ogni strato mettere un po' di sale grosso e lasciare a perdere l'acqua per circa 1 ora. Normalmente preparo 4-5 involtini a persona. Quindi potete regolarvi così con le fette da preparare. Considerate naturalmente solo le fette più grandi, utili per fare gli involtini. 
Passato questo tempo, lavate le melanzane, strizzatele e friggetele. Tenete da parte. 

Mettete quindi a bollire l'acqua per la pasta e nel frattempo preparate il pomodoro. Lavate i pomodori, tagliateli a tocchetti non molto grandi, poneteli in una padella capiente, aggiungete uno spicchio d'aglio intero, sale e olio e fate cuocere con il coperchio a fuoco medio per circa 10-15 minuti, rigirando di tanto in tanto. Aggiungete quindi il basilico. Tenetene metà da parte e lasciate l'altra metà in padella.

Potete anche utilizzare normalissimi spaghetti. Io ho voluto provare con gli spaghetti alla chitarra - quelli di semola, non all'uovo - e ci sono piaciuti molto. 
Fate cuocere la pasta per metà del tempo, quindi finite di cuocere nel sugo di pomodoro, con il coperchio, aggiungendo qualche cucchiaio d'acqua di cottura. Spegnete qualche minuto prima e lasciate intiepidire - in questo modo sarà più facile sistemarli sugli involtini.

Mettete un po' di sugo di pomodoro su una teglia da forno che utilizzerete per cuocere gli involtini - quindi regolatevi in base a quanti involtini state preparando. 
Mettere su un tagliare una fetta di melanzana fritta e ponete al centro una "forchettata" di spaghetti conditi. Chiudete e posizionate gli involtini nella teglia che avrete preparato con la base di pomodoro, con la parte "centrale" rivolta verso l'alto. Procedete così con le altre melanzane, fino ad esaurimento degli ingredienti. 
Coprire gli involtini con qualche cucchiaio di pomodoro rimasto e spolverate con ricotta grattugiata.

Infornare a 200° per circa 20' o fin quando la ricotta non sarà un po' croccante. 
Sfornare e servire tiepidi - immediatamente sono bollenti. 



Non li dimenticherete...
Chissà se piacerebbero anche a Montalbano!????  


Con questo post partecipo al contest "L'idea del mese te la do' io" ideato da "La cucina di Laura", (almeno con le "sezioni" farcite con zucchine e melanzane":






domenica 22 luglio 2012

Pizza pizza marescia'

Da diversi anni abbiamo appuntamento fisso il sabato sera con... la pizza! 
Se abbiamo amici a cena il menù non cambia, cambia solo la quantità da preparare. 

Tuttavia da quando è scoppiato il caldo, il pensiero di accendere il forno non mi andava proprio. 
E poi le nostre vacanze in Germania e in Alto-Adige... insomma, la pizza non è proprio tipica da quelle parti e abbiamo sempre optato per mangiare piatti tipici.
Ho fatto "morire" anche il lievito madre, ma vado tranquilla che la mia amica Simona me lo rifornirà appena riprendiamo i ritmi normali a Settembre, e non appena tornerà il tempo più adatto a riaccendere più spesso il forno, quindi ad utilizzarlo spesso. 

E' anche vero che con questo caldo la pizza lievita da sola! Ho impastato la pizza stamattina mettendo giusto qualche grammo di lievito di birra e già alle 16 era bella che lievitata. 
Ma andiamo per ordine. 

Riccardo e Alessandro erano in crisi di astinenza. Me la chiedevano da giorni. Stasera, visto che anche io ero in astinenza da preparazione pizza, e visto che ho messo le mani anche dentro al freezer e al frigo per rimettere un po' di ordine, mentre spostavo i vasetti da una parte all'altra consideravo qualche alternativa per condire la pizza stasera... 
Ed ecco cosa è venuto fuori: 


a parte una che obbligatoriamente deve essere margherita per i piccoletti. 


La ricetta è la stessa che ho già pubblicato e che trovate qui.


I quattro tipi di farcitura sono:
  • Messinese: passata di pomodoro, pomodoro a pezzi, insalata riccia, mozzarella, olive nere, acciughe sott'olio;
  • Alla norma: con melanzane (grigliate, per essere più leggere) e ricotta infornata;
  • Bianca, con certosa, melanzane trifolate, menta, speck dell'Alto Adige;
  • Verde, con pesto di finocchietto e gamberetti rosa.









E' chiaro che non ho preparato tutto oggi per farcire la pizza!:-) Ma fare sempre un po' di più e congelare - quando le quantità e il tempo ce lo consentono - è fantastico, perché al momento giusto tiri fuori e sono belli e pronti per l'uso. 
Proverò qui a darvi indicazioni come se avessi fatto 4 pizze differenti. 

Per la messinese: stendere la passata di pomodoro - non tantissima - e far cuocere la pizza nella parte bassa del forno. Quando sarà dorata sotto - e anche un po' sopra - tirarla fuori, coprirla con la scarola riccia, quindi distribuire i pomodori a pezzetti, la mozzarella, le acciughe e le olive. Finire con un filo d'olio. Ripassarla in forno finchè non si scioglie la mozzarella. 


Per quella alla norma: procedere come sopra con il pomodoro e la prima cottura. Quindi coprite con le melanzane fritte (anche a tocchetti se preferite) o, come in questo caso alla griglia e già condite e finite con ricotta infornata grattugiata. Ripassate qualche minuto in forno. 


Per quella bianca. Preparate l'impasto, bucherellate con i rebbi di una forchetta. Coprite la pizza con un mix di acqua e olio - in proporzione 1/4 di olio e 3/4 di acqua - e versatelo sulla pizza prima di infornarla. L'acqua evaporerà durante la cottura, ma la pizza rimarrà morbida. 
Nel frattempo mettete nel boccale del Bimby olio e uno spicchio d'aglio lasciando la camicia. Fatelo soffriggere: 4', 100°, vel. 1, antiorario. Quindi aggiungere una zucchina tagliata a dadini, aggiustare di sale e cuocere: 12', 100°, vel. soft., antiorario.
Quando la pizza sarà quasi pronta tiratela fuori, coprite con certosa lasciata a tocchetti qua e là e con le zucchine. Ripassatela ancora qualche minuto in forno finchè la certosa non sarà fusa, quindi tiratela fuori, aromatizzate con la menta tritata e coprite con fettine di speck tagliato sottilissimo. A contatto col calore la parte grassa si scioglierà. 


Per quella verde. Procedete alla prima cottura come quella bianca. Quindi distribuite il pesto di finocchietto e i gamberetti sgusciate e/o non, che avrete fatto cuocere qualche minuto in una padella, a fuoco vivo, con il coperchio e senza alcun condimento. 
Il pesto di finocchietto, che avevo preparato e congelato qualche mese fa ho proceduto così:
far bollire 200 gr di finocchietto per circa 10'. 
Mettere nel boccale del Bimby - o in un mixer - 30 gr di pinoli, 60gr di parmigiano, 10 gr i pecorino - io maiorchino - e tritare: 20'' vel 9. Aggiungere qualche foglia di basilico, il finocchietto, 1 spicchio d'aglio, 1 filetto di acciuga sott'olio, 50 gr di olio: tritare 40' a vel.7-8. Se necessario continuare ad omogeneizzare fino a raggiungere il risultato desiderato.


Per fare una sola teglia con i quattro gusti ho proceduto come vedete dalle foto.


Se dovessi dirvi quale mi è piaciuta di più.... non saprei scegliere! Erano veramente ottime.... 


Con questo post partecipo al contest "L'idea del mese te la do' io" ideato da "La cucina di Laura", (almeno con le "sezioni" farcite con zucchine e melanzane":













venerdì 20 luglio 2012

Crostata per i 7 anni di Riccardo - che sogna l'Australia

Sono passate ormai quasi due settimane dal compleanno del mio piccolo ometto. 
7 anni e non sentirli! E che ti vuoi sentire a 7 anni, se non tanta energia in corpo, soprattutto per giocare (e litigare) con il fratello, tanti sogni nel cassetto e tanta voglia di scoprire il mondo?

Ogni anno cogliamo l'occasione per realizzare torte che riproducano le passioni del momento, come quiqui e qui
Quest'anno il tema è: l'Australia. 
Amante degli animali com'è, non vede l'ora di visitare paesi dove è possibile ancora incontrare animali un po' ovunque, e in questo senso l'Australia offre la possibilità di vedere animali che altrove non puoi trovare: i canguri, i diavoletti della Tasmania.


Il suo sogno? Andare in Australia il prossimo Natale e starci almeno 1 mese. 
Vabbè, almeno lui si permette di sognare in grande... noi abbiamo bisogno di fare i conti con la realtà: portafogli, in primis. 
Di certo possiamo viaggiare con la fantasia - che non costa nulla - e preparare torte dedicate!:-)

Quest'anno il giorno del compleanno eravamo dai nonni nelle Marche - eravamo lì al rientro dalla montagna. Niente di organizzato per tempo quindi, era pure domenica... che ti puoi far venire in mente? Di certo non di non festeggiare! 
Così mi sono arrabbattata con quello che c'era: uova, latte, farina, burro, frutta della casa e poco tempo. 



La base della crostata è uguale a quella che trovate qui
La crema è quella che trovate qui.
Frutta: pesche, albicocche, prugne
Gelée Lindt.
Cioccolata fusa per guarnire

Preparate la base della crostata e disponetela nella teglia. Coprite con carta da forno e mettete sopra dei ceci. 
Infornate per circa 30' a 180° - o finché non sarà dorata.
Fate raffreddare. 

Nel frattempo preparate la crema e lasciate raffreddare. Vi consiglio di lasciarla nel boccale togliendo il coperchio e ti tanto in tanto farla andare a vel. 5. per circa 30'' senza tappo. 
Quando sarà fredda fatela andare ancora a vel. 5: avrete così una crema priva di grumi e perfettamente liscia. 

Ricoprite la crostata con la crema. 
Posizionate la frutta a piacere e guarnite con la cioccolata fusa. 

La cosa che ha lasciato Riccardo senza parole è stato il biscotto a forma di Australia. Ho solo ricopiato su carta da forno la forma dell'Australia da un atlante e poi l'ho riprodotta sulla carta da forno e fatta cuocere come un biscotto. 

Ci aspettano altre due torte dedicate all'Australia. 
La prossima sarà in Sicilia, mentre la festa con i compagnetti è stata momentaneamente rimandata a data da destinarsi. 

Quindi alle prossime!:-)  

Con questa crostata partecipo al contest "I colori dell'estate" ideato da Ale's Kitchen e da Le Chateau de gourmandises.


giovedì 19 luglio 2012

Menta e Limone e quel pomeriggio di 20 anni fa!

Ci sono delle cose che succedono nella nostra vita, legate a emozioni forti, che te li ricordi per sempre, ti ricordi dov'eri, cosa stavi facendo e rivivi quei momenti tutte le volte che ci ripensi, lo stesso stato d'animo. E se quel momento diventa un anniversario... 

Per questo me lo ricordo come fosse adesso. 
Quel caldo pomeriggio d'estate l'avevo trascorso al mare e al mio rientro un gruppetto di persone davanti casa stavano commentando l'accaduto, increduli, rassegnati che nulla sarebbe cambiato mai!

Quel giorno di 20 anni fa avevano fatto saltare Paolo Borsellino e la sua scorta e anche io nel mio piccolo voglio qui ricordarlo, da cittadina di questo disperato paese, e da siciliana. 

La Sicilia purtroppo, ha troppi anniversari da ricordare: tanta gente fatta fuori per aver alzato la testa, per aver sognato una società diversa, per avere amato troppo la propria terra. 
Ognuno nel suo piccolo è stato un eroe, perchè ci vuole coraggio a fare certe scelte, perché sanno che stanno rischiando la loro vita, tutti i giorni. E sono spesso lasciati da soli! Da tutti. Dalla gente per cui combattono per offrire una società migliore, allo Stato che difendono e in cui credono, sempre e comunque. 


Dopo Falcone, Borsellino. Non avevi finito di leccarti le ferite che ti ridavano addosso, sempre più tenaci nel voler far perdere la speranza a tutti i siciliani coraggiosi, onesti, che in queste persone si riconoscevano. Senza comunque riuscirci, per fortuna! 
LORO sono i più forti. Ma loro chi? 
La domanda continua a tormentarci anche in questi giorni....
  
Si voleva chiudere un'epoca, eliminando personaggi scomodi, per aprirne un'altra. 

Nel ricordare Borsellino mi scuserete se "inquino" questo post suggerendo una bevanda da preparare in queste calde giornate d'estate,  ma l'associazione è d'obbligo e ve ne spiego i motivi. 


E' una bevanda che ho apprezzato nell'Hotel in Val Luson, dove abbiamo trascorso qualche giorno dopo Legoland.

Una bevanda che ho voluto rifare a casa, semplicemente riempiendo una brocca d'acqua e lasciando in immersione per almeno 5-6 ore, mezzo limone tagliato a fette e una decina di foglie di menta, che ho preferito spezzare a metà - mi sembrava che così profumassero di più. 

A ripensarci, di questa bevanda ne avrei avuto bisogno proprio in quel lontano caldo pomeriggio di 20 anni fa,  per lavare via quell'odore di sangue della mia terra che mi sentivo dentro le narici. 
Un bicchiere fatto di acqua - quale bene più prezioso si può immaginare? - dei limoni siciliani, profumati e aspri al punto giusto, che adoro e che hanno accompagnato sempre le mie merende da bambina; e la menta profumata che lascia il suo adorabile retrogusto.

Ripensando alle caratteristiche di questi due ingredienti non posso che associarli a questa situazione. 
Perché la menta, tra le molteplici proprietà, è indicata per chi ha problemi di digestione (e ce ne vuole a digerire certe cose!), insonnia, debolezza generale, e favorisce le funzioni biliari; mentre il limone è un antisettico e battericida, valido per chi ha poche difese immunitarie oltre ad essere rinfrescante, disintossicante, calmante. Ha un'importante azione alcanilizzante e depurativa ed è indicato per chi desidera depurare il sangue e migliorare la propria salute.  


Dunque, se potessi, ubriacherei la Sicilia di questa bevanda per aiutarla a "depurarsi" e "rimettersi in salute" perchè non avesse più bisogno dei suoi piccoli, grandi "EROI".


Per questo l'ho voluta fotografare in un calice da vino; per questo la tovaglia che ricopre il tavolo è volutamente rossa, come l'agenda di Borsellino mai ritrovata. 

Non posso poi che rallegrarmi per il ritorno a casa di Rossella Urru, che ci ha tenuti col fiato sospeso per 9 mesi. Almeno questa, una buona notizia. 




Le informazioni nutrizionali degli ingredienti utilizzati per questa bevanda mi sono state gentilmente fornite dalla Dr.ssa Antonella Eutropi, Biologa e Nutrizionista.

Alla prossima!



















mercoledì 18 luglio 2012

Pasta chi cucuzzeddi fritti

Fritture a go-go: la cucina tipica siciliana prevede questo, soprattutto d'estate! 
Poi ci sono tutte le varianti che si vogliono. 
Fritto è buono tutto, ma la frittura è un' arte, non è facile fare della buona frittura. 
Quella che vi propongo oggi è una ricetta povera e piuttosto semplice da preparare: pasta con le zucchine fritte.


Diffusa probabilmente un po' dappertutto in Sicilia, è di ottimo sapore, profumata grazie alla presenza della menta e della ricotta infornata. Un ottimo piatto, economicissima - anche se comprate la pasta più costosa - velocissima da preparare anche al ritorno dal mare. 

Insomma, provare per credere!


Ingredienti per 4 persone:

400 gr di spaghetti
2 zucchine medie
olio per friggere
ricotta infornata
olio evo
circa 20 foglie di menta siciliana

Tagliare a rondelle le zucchine e friggerle. Riporle su un piatto a perdere l'olio in eccesso e quando avete finito di friggerle tutte, coprirle con ricotta infornata grattugiata. 



Le zucchine possono essere preparate per tempo e tenute in frigo. 
Cuocere quindi la pasta, scolarla al dente, condirla con olio a crudo e insaporirla con le foglie di menta tritate. Distribuire nei piatti gli spaghetti e servire guarnendo con le zucchine fritte e qualche ciuffo di menta.   



Alla prossima!


Con questo post partecipo al contest "L'idea del mese te la do' io" ideato da "La cucina di Laura",


  

lunedì 16 luglio 2012

Caprese e insalata di cetrioli - piatto fresco per il pranzo dei miei bimbi

Ieri i miei piccolini hanno sprecato tantissime energie: un pomeriggio trascorso a casa di amici, con altri due bambini di età simile. Grande divertimento prima in piscina, poi a giocare a calcio, a basket... insomma, non si sono fermati mai, se non per mangiare la pizza all'ora di cena e poi di nuovo. Manco a dirlo abbiamo fatto tardi, stamattina si sono alzati tardi, colazione tardi e l'ora di pranzo è arrivata in fretta. Faceva caldo all'ora di pranzo. Si era fermato quel fantastico venticello che ci aveva accompagnato durante la mattinata. 

Cosa c'è di meglio quindi di un piatto freddo? 
Avevo una mozzarella di bufala, pomodori e cetrioli che la mia amica ieri mi aveva regalato.... 

Solo che preparare un piattino con mezza mozzarella ciascuno mi sembrava triste... e allora mi sono inventata questa presentazione! 




Loro sono stati contenti di trovare in tavola questi piattini così preparati, anche se Alessandro ha subito sentenziato che "le cose verdi non le avrebbe mangiate", mentre Riccardo era felice di mangiare i cetrioli: gli piacciono tantissimo. 
Il tutto si è concluso con una forzatura da parte mia, che ho chiesto ad Alessandro almeno di assaggiare i cetrioli... che fatica fare assaggiare le cose ad Alessandro.... Alla fine si è deciso, ha masticato, mandato giù e mi ha detto all'orecchio: 10 e lode!!! Che puzzone. Ha spazzolato tutto!!!!!!! 

I cetrioli li ho conditi con sale, olio, aceto di mele e poco origano.
I pomodori solo con sale e olio. 

Finito il pranzo ho fatto un giretto in rete e ho trovato questo blog che parlava di Meatless Monday Italy.... pure io, ho pensato, pure io ho contribuito oggi! 
In realtà è da un po' che abbiamo ridotto l'uso della carne a casa mia. Infatti, come avrete notato non pubblico quasi nulla che di base abbia la carne. Con tutte le bontà che offre l'orto, soprattutto d'estate, possiamo di certo ridurne il consumo di parecchio e goderci ciò che la natura ci offre: un sacco di cose buone!:-) 

Alla prossima 




venerdì 13 luglio 2012

Caponata - la mia ricetta - con palamita

Quanto più l'orto comincia a produrre prodotti che hanno il sapore del sole, quanto più mi torna la voglia di preparare piatti della mia tradizione. Sarà, ma quando mi trovo davanti melanzane, peperoni, zucchine... "ritorno a casa"! Quelle meraviglie della natura che noi trasformiamo cucinandoli in mille modi, che emanano profumi e sapori inebrianti mi fanno venire il prurito alle mani! Me li immagino già nel mio piatto, a tentarmi, come sempre! 

No, no, non ho l'orto, anche se mi piacerebbe avere tipo 20mq di terra da coltivare. Tuttavia quando parlo dell'orto lo faccio perchè è come se ce l'avessi e cucino come se non fosse immaginabile avere le melanzane o le fragole a Dicembre. Aspetto sempre il tempo giusto e mi fornisco da piccoli produttori o persone che lo fanno per passare il tempo. Potrà sembrare che voglia assolutamente andare controccorrente, contro la modernità incalzante... invece per me è proprio un altro punto di vista: voglio solo andare avanti come natura detta e non farmi trascinare in vortici infiniti che ti fanno mangiare zucchine e fagiolini tutto l'anno. Ogni cosa a suo tempo! E a suo tempo sono anche più buoni! 
E dire che sono un anticonformista nata, ma sulla stagionalità dei prodotti non transigo, così come sulla stagionalità della pesca! 

E allora, che cosa potevo preparare visto che avevo per le mani melanzane, peperoni e pomodori freschi?


Non ci pensate molto: la mente è andata alla caponata! E siccome, per quanto sostanziosa non puoi mangiare solo caponata, ieri sera ho deciso di accompagnarla con fettine di palamita cotte al vapore. Mi scuso in anticipo per le foto, fatte di frettissima, ma ci è piaciuto così tanto questo connubio che non potevo non postare questa ricetta. 

Ricetta Caponata

melanzane viola
peperoni verdi
pomodori da sugo
cipolla
sedano
una manciata di capperi
aceto 
zucchero
basilico, abbondante
olio evo
TANTA PAZIENZA

La caponata è deliziosa, ma siccome si prepara d'estate quando fa caldo, siccome ti piacerebbe essere al mare a fare un bel bagno e trovarla già pronta quando torni... insomma un po' di pazienza ci vuole! 
Avrete notato che non ho messo quantità. La mia misura sono le padelle. Di solito quando la faccio ne faccio tanta e quella che non mangiamo la congelo - quanto meno qualche volta la trovo già pronta... 
Normalmente utilizzo una padella da 26-28 cm, ma visto che la dose è in base alla padella, va bene anche quella da 18. 

Cosa vuol dire a padella, cioè una "padellata" (tradotto direttamente dal siculo "padiddata"): una padella piena, cioè coprendo il fondo.
Tagliate a tocchetti non troppo piccoli le melanzane e mettetele a scolare l'acqua per una mezzoretta utilizzando preferibilmente sale grosso. 


Quindi affettate la cipolla non troppo sottile e mettete a soffriggere in padella insieme all'olio evo, a fiamma medio-bassa.
Quando la cipolla è appassita - non bruciata - mettete da parte utilizzando una paletta per fritti. 
Lasciate l'olio - o nel caso aggiungetene - e mettete i peperoni a listarelle (la padella deve essere completamente coperta sul fondo): friggeteli e appena pronti toglieteli e teneteli da parte insieme alla cipolla. 
Quindi ripetete l'operazione con le melanzane, che normalmente richiedono più tempo. 
Lasciate le melanzane in padella, aggiungete peperoni e cipolla e cominciate ad amalgamare con una paletta di legno, mantenendo la fiamma medio-bassa. Quindi aggiungete, tenendo sempre la fiamma bassa, i pomodori (devono essere sufficienti ad amalgamare il tutto), privandoli della buccia se preferite, il sedano, i capperi e lasciate cuocere almeno 5'. 
Alzate quindi la fiamma e innaffiate con mezzo bicchiere di aceto bianco in cui avrete fatto sciogliere 1 cucchiaio di zucchero. Fate sfumare qualche minuto. Aggiungete parecchio basilico e il gioco è fatto! 

Per la palamita al vapore

per 4 persone:
8 fette di palamita alte non più di 1 cm. 
400 gr di pomodori da sugo
sale
olio evo
una manciata di capperi (a piacere) 
1 spicchio d'aglio
150 gr di acqua 

Questa l'ho preparata col Bimby.
Lavate i pomodori, togliete il torsolo e divideteli in quattro. Mettete nel boccale e riducete in polpa: 5'' vel. 5. 


Aggiungete il sale, l'olio (a piacere), i capperi e l'aglio e cuocete: 5', 100°, vel. 1, antiorario. Nel frattempo preparate nel varoma la palamita. Coprite il fondo del varoma con carta da forno bagnata e strizzata e poggiate sopra le fette di palamita. 
Trascorsi i 5' della cottura del pomodoro, aggiungete 150 gr di acqua, posizionate il varoma e cuocete: 20', Varoma, vel. 1, antiorario. 

Appena pronto il sugo ho creato i miei tortini. Aiutandomi con un coppapasta, ho posizionato sulla base un po' di caponata alternando con fettine di palamita - le ho divise a metà togliendo la lisca centrale - quindi un po' di sugo di pomodoro, ancora caponata, ancora palamita e finite con qualche cucchiaio di pomodoro, guarnendo con un ciuffo di basilico. Servite con fette di pane casareccio tostato. 


Se riuscite a controllare la tentazione di farlo fuori immediatamente, oppure se volete prepararlo per tempo e consumarlo freddo è ancora più buono! Anzi, DIVINO! 

Vi ricordo la mia promessa di postare la ricetta della Fiesta al raggiungimento dei 100 iscritti sul mio blog! Quindi non perdete l'occasione per farlo, se siete giunti fin qui! I vostri commenti sono sempre graditi oltre al fatto che "alimentano" il mio blog!:-)

Con la ricetta della caponata partecipo al contest di Danita, Geografia in Tavola: Ricette d'Italia




e al al contest "L'idea del mese te la do' io" ideato da "La cucina di Laura",









mercoledì 11 luglio 2012

Passione LEGO!

Ecco dov'ero finita: in vacanza! 

E quest'anno abbiamo deciso di tornare in un parco Legoland.


Le passioni nascono così: le vedi e te ne innamori! 

Chiunque coltivi una passione, un hobby, se pensa a come è iniziata sarete d'accordo con me che è successo in un momento X della vostra vita, magari per caso, magari perchè avete provato e poi non avete smesso più. Hobby talvolta abbandonati, presi dal tran tran quotidiano, ma che rimangono sempre lì, latenti, pronti al momento giusto a riempire il nostro tempo libero, a muovere i meccanismi della fantasia, di nuovo! Oppure sono diventati il centro della nostra vita, il nostro lavoro. 

Vi sarà di certo capitato, oltre che sperimentare in cucina - quello quando cominci non finisci più! - di sperimentare ricami, decoupage, patchwork, bigiotteria, pittura, origami, ikebana.... 
E quando ci prendi la mano e cominci a capire cosa puoi farci non molli più. Ogni volta è una nuova sfida, ogni volta speriamo di migliorarci.

Tra queste passioni ce n'è una che forse ci portiamo dietro più o meno tutti sin dall'infanzia: i Lego!  Quei mattoncini scoperti a scuola o tra i regali di uno dei primi compleanni hanno qualcosa di speciale. 
Man mano scopri che puoi farci un mucchio di cose, la fantasia galoppa davanti a quei mattoncini colorati. E non bastano mai per farci ciò che si è pensato di fare. Allora ogni occasione è buona per farsene regalare altri, e poi altri. La cameretta è invasa. Certe volte anche il salotto. I personaggi mutano quotidianamente. 

E se tutte queste cose vivessero in un posto ben preciso? 
Se si potesse vivere in un paese fatto di Lego, tutto colorato, tutto modificabile? 

Alcune città e luoghi riprodotti con i mattoncini

A questo proposito, per rendere l'idea di ciò che può passare nella mente dei bambini, vi racconto un aneddoto della mia infanzia. Quand'ero piccola, 4-5 anni, giocavo con mia sorella 14 mesi più piccola di me. Giocattoli... manco a parlarne! Quando si stava in casa giocavamo a carte... giocavamo a scopa, vinceva chi arrivava a 100! Bisognava riempire il tempo in qualche modo!:-) Oppure si giocava per strada. Ma quando arrivava il Postal Market (ve lo ricordate? non so' se esiste ancora) Autunno-Inverno, le ultime pagine erano pieni di giocattoli, alberi di Natale, palline colorate... e a noi piaceva immaginare che quei giocattoli fossero solo "intrappolati" dentro a quei fogli e se fossimo riuscite a dividere i fogli in due, sarebbero di certo venuti fuori.... chiaramente non siamo mai riusciti a dividere nessun foglio e i giochi sono sempre rimasti lì!:-( 

Non so' se siamo stati più fortunati noi ad avere la libertà di giocare per strada e a far funzionare la fantasia per inventarci un gioco o i bambini di oggi, compresi i miei figli, che hanno talmente tanti giochi in camera, che alcuni si dimenticano di averli. 


Forse non erano Lego, ma anche io ho scoperto le costruzioni a scuola e mi piacevano tantissimo!Forse per questo i mattoncini  non sono mai mancati tra i giochi dei miei bambini e, direi, che sono tra i giochi che stimolano di più la loro fantasia, la loro concentrazione - potrebbero stare ore a costruire e ricostruire -  le loro scoperte.  
E quando abbiamo scoperto che esistevano dei parchi Lego non abbiamo resistito alla tentazione... diciamo che ci vivrebbero dentro volentieri. Meno effetto ha fatto invece EuroDisney, ma a questo bisognerebbe dedicare un altro post. 



Siamo stati a Legoland a Billund due anni fa. Si sono divertiti tantissimo. Così quest'anno abbiamo deciso che, visto che volevamo andare qualche giorno in Alto Adige, potevamo spingerci fino a Gunzburg in Germania per andare a visitare un altro parco Lego. L'eccitazione cresceva ogni giorno di più, zitti zitti in macchina ad aspettare di arrivare a destinazione - il viaggio è lungo da Roma, anche se abbiamo fatto tappa a Bologna. 

divertimento a tutto Lego
Lo consiglio a chiunque abbia bambini piccoli, a partire dai due-tre anni. I parchi Lego, oltre a riprodurre tutto con i famosi mattoncini, sono dei luoghi tranquilli, non dispersivi, ricchi di cose da fare, adatte a tutte le età. Un giorno e vedi tutto, non c'è molta fila ai giochi, tutto si svolge a tempo di bambino - che ogni tanto fa bene anche ai genitori!:-)
Se poi si torna anche il giorno dopo normalmente applicano uno sconto consistente sul biglietto d'ingresso e voi potete rifare un secondo round delle cose che volete rivedere con calma, o dei giochi che si vogliono rifare. 

Un safari a tutto Lego
Nessuna delusione dopo due anni, nessun cedimento. Magari interessi diversi. Con l'età è chiaro, cambiano i gusti o si vedono le cose in maniera diversa. Così come nelle scatole che comprate, dove normalmente viene indicata l'età, anche nei parchi Legoland troverete spazi dedicati a tutte le età, compresi i neonati che hanno bagni dedicati con fasciatoio e zona dove si possono prendere a prestito passeggini o avere omogeneizzati e pannolini a disposizione. In caso di pioggia ci sono molte attività al coperto. 



Naturalmente non mancano i punti ristoro, ma nessuno vi vieta di portare panini e bevande da casa e sedervi a uno dei tavolini in giro per il parco. Ma anche sul prato. Anche noi siamo andati a panini soprattutto per non "perdere tempo"! Ma qualche pausa ce la siamo concessa: 





Se Se anche i vostri bimbi - o voi stessi - amate i Lego, prendete qui le informazioni per scoprire il posto più vicino o più comodo per voi: LegolandPark LegolandDiscoveryCentre. 


In Germania abbiamo soggiornato all'Hotel Landgasthof Waldvogel: buona sistemazione per le famiglie, piccola fattoria con animali che è possibile accarezzare, piccolo parco giochi, se è bello si può cenare in giardino - si mangia piuttosto bene e in alcuni casi utilizzano prodotti propri, come le patate e le fragole che crescono a 5' a piedi dall'Hotel, ed è solo a 10' di macchina dal parco Lego.siete arrivati fin qui, lasciate pure un commento, non può che farmi piacere!:-) Se vi piace questo blog unitevi ai miei lettori - se avete un account google o yahoo - oppure seguite gli aggiornamenti sulla mia pagina FB

Alla prossima!:-) 



  











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